Reduce dai 99 punti segnati nelle ultime due gare, Davis è rimasto in campo meno di un quarto prima di uscire a causa dell'influenza che lo aveva completamente disidratato: "Non stava bene, ma ha voluto provare lo stesso a esserci". Un'assenza pesante, come spiega anche LeBron James, con AD che salterà anche la sfida contro Toronto tra meno di 24 ore
L’unica cosa che è riuscita a fermare lo scatenato Anthony Davis di queste ultime settimane è l’influenza, costretto a lasciare il parquet di Cleveland dopo meno di un quarto di gioco in una serata complicata per i gialloviola battuti in trasferta dai Cavaliers. AD infatti era reduce dai 99 punti realizzati nelle ultime due gare, trascinatore dei Lakers che avevano raccolto otto successi nelle ultime 10 sfide prima di essere costretto allo stop: otto minuti trascorsi in campo senza mai tirare verso il canestro avversario e raccogliendo soltanto un punto dalla lunetta. Colpa della febbre, peggiorata nel corso della giornata, come spiega coach Darvin Ham: “Aveva già qualche linea di influenza, ma ha voluto provare a giocare: sul parquet si sentiva però troppo debole, nel giro di pochi minuti era disidratato”. Per questo motivo resterà fuori dalla sfida in back-to-back che vedrà la squadra di Los Angeles impegnata tra meno di 24 ore a Toronto, con lo staff dei Lakers che ha rassicurato riguardo il fatto che la febbre non è legata al contagio da COVID.
