L'All-Star dei Cavaliers con i suoi 71 punti ha battuto anche il record di franchigia con Cleveland che apparteneva fino oggi a Kyrie Irving (57 punti contro i San Antonio Spurs): una notizia che non ha colto di sorpresa l'attuale giocatore dei Nets, che avevano notato quanto Mitchell fosse concentrato mentre si sfidavano a distanza ai videogiochi poche ore prima della palla a due, dandogli anche il consiglio giusto
Donovan Mitchell ha fatto la storia nel match vinto in rimonta contro Chicago, autore di 71 punti contro i Bulls, raccogliendo anche otto rimbalzi e 11 assist con il 64.7% al tiro. La prestazione individuale con il maggior numero di punti degli ultimi 17 anni, da quando nel gennaio 2006 Kobe Bryant non si issò contro i Raptors fino a quota 81 punti realizzati: una serata che, tra le altre cose, gli ha permesso di accaparrarsi il record di punti all-time indossando la maglia dei Cavaliers, superando di gran lunga i 57 punti realizzati in passato sia da LeBron James che da Kyrie Irving. E proprio il giocatore dei Nets, a margine della partita vinta da Brooklyn, ha raccontato di aver intuito nelle ore precedenti che sarebbe potuto succedere qualcosa di speciale. Come? Giocando a Call of Duty, il famoso videogioco, proprio con Donovan Mitchell e notando come il giocatore dei Cavs fosse “concentrato e focalizzato”. Fino al punto di sottrargli quel primato: “I record sono fatti per essere battuti”, ha chiosato sorridente.
Più di sette anni dopo quella prestazione del marzo 2015 firmata Irving dunque, Cleveland ha un nuovo recordman che rispondendo via social a quanto detto dal suo amico Kyrie, ha voluto scherzare sul fatto che prima di congedarsi, il n°11 dei Nets ha salutato sia lui che Royce O’Neale (altro partecipante alla partita a Call of Duty) consigliando a entrambi di fare un riposino prima di scendere in campo. Una dritta che nel caso di Mitchell pare davvero aver funzionato, portandolo addirittura a raccogliere una prestazione “alla Wilt Chamberlain” e beffando, per ironia della sorte, proprio Kyrie Irving.