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NBA, Denver Nuggets primi a Ovest: oltre a Jokic formato MVP c'è di più

NBA
©Getty

Con la vittoria di questa notte ai danni dei Cleveland Cavaliers, i Denver Nuggets hanno confermato il loro ottimo momento di forma conquistando il 12° successo nelle ultime 15 partite, fortificando il primo posto nella Western Conference con mezza gara di vantaggio su Memphis. Oltre a un Nikola Jokic formato "MVP x 3", però, c’è molto di più, come analizzato nell'ultima puntata di Basket Room

I Denver Nuggets ormai non sono più una sorpresa, ma una solida realtà della Western Conference. E in un Ovest in cui nessuna squadra ha ancora spiccato il volo, il gruppo allenato da Michael Malone si propone come candidata a prendersi il fattore campo per tutti i playoff con il primo posto nella conference. Con la vittoria di questa notte ai danni dei Cleveland Cavaliers, i Nuggets hanno confermato il loro ottimo momento di forma conquistando il 12° successo nelle ultime 15 partite, fortificando il primo posto con mezza gara di vantaggio sui Memphis Grizzlies, battuti in un questo lasso di partite così come Phoenix, Miami, Boston e i Clippers a domicilio. I Nuggets si sono "distratti" perdendo in trasferta contro Lakers, Kings e Timberwolves, ma in casa vincono da 10 partite consecutivenonostante i continui problemi al ferro — e hanno un record di 16-3, dietro solo al 17-3 di Golden State (peraltro avendo vinto una di quelle tre gare perse dai campioni in carica al Chase Center).

Nessuno a Ovest meglio di Denver nelle ultime 15

In questo lasso di tempo i Nuggets sono gli unici che tengono il passo dei Brooklyn Nets sia in termini di record (solo una vittoria in più per Kevin Durant e soci) che per rendimento offensivo (119.3 punti segnati su 100 possessi, a poco meno di uno dal primo posto di Brooklyn), assistendo più di due canestri su tre in questo periodo (solo Golden State meglio di pochi punti decimali) e tirando con percentuali altissime. La difesa è appena fuori dalla top-10 per rendimento, ma con un attacco così bilanciato basta e avanza: attorno al totem Jokic — 28.5 punti di media con 11.9 rimbalzi, 10.5 assist, quasi il 60% dal campo e il 43% da tre punti nelle ultime 15 — ci sono infatti altri sei giocatori in doppia cifra di media, dai 18.8 di un Jamal Murray sempre più a suo agio (quasi il 48% dal campo con il 39% da tre nelle ultime 12, giocando anche il back-to-back stanotte con Cleveland) fino ai 10.7 punti di Bruce Brown che si sta rivelando persino migliore di quello che avrebbero potuto sperare i Nuggets firmandolo quest’estate.

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L'attacco equilibrato dei Nuggets attorno a Jokic

In mezzo ci sono tante storie da raccontare: Aaron Gordon sta giocando la miglior pallacanestro della sua carriera a 17.2 di media nelle ultime 15 ed è diventato il ricevitore prediletto di buona parte degli assist di Jokic (ben 79 dei suoi 140 canestri assistiti in stagione derivano da passaggi del due volte MVP); Michael Porter Jr. è tornato da vari problemi fisici e continua a segnare col 38% da tre punti anche senza avere la miglior forma possibile; Bones Hyland al netto dei problemi difensivi porta in dote una doppia cifra abbondante dalla panchina (12.7 di media nelle ultime 15) in poco più di 20 minuti a disposizione; Kentavious Caldwell-Pope è, numeri alla mano, uno dei più mortiferi tiratori della lega (48% in stagione che diventa 51.6% nelle ultime 15). Questo significa che i Nuggets non sono solamente Jokic, anche se è chiaro che un giocatore del suo calibro ha un peso enorme sui loro destini: il differenziale tra quando gioca e quando riposa è di 25.5 punti su 100 possessi, la forbice più ampia dell’intera NBA con ampio margine sul secondo che non gioca con lui (Draymond Green è a 18.8), e la presenza di Deandre Jordan nei minuti in cui non gioca acuisce ancora di più la dipendenza dei Nuggets dal loro MVP.

PORTLAND, OR - MAY 29: Nikola Jokic (15) and Denver Nuggets head coach Michael Malone strategize against the Portland Trail Blazers during the first quarter at Moda Center on Saturday, May 29, 2021. (Photo by AAron Ontiveroz/MediaNews Group/The Denver Post via Getty Images)

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Mercato Denver: un ultimo tassello per giocarsela

Ma c’è ancora un mese prima della chiusura del mercato degli scambi: con alcuni contratti sotto i 5 milioni da poter accorpare (Ish Smith, Vlatko Cancar, Peyton Watson), un paio di giovani interessanti ma sacrificabili come Christian Braun e Zeke Nnaji e, soprattutto, le loro scelte al primo giro dei Draft 2024, 2026, 2028 e 2029, la dirigenza guidata da Calvin Booth potrebbe decidere di andare all-in e dare a coach Malone la miglior squadra possibile per giocarsi il titolo. Il livello di gioco raggiunto da Nikola Jokic certamente lo merita, e a Denver potrebbe non capitare più una chance così concreta di raggiungere le prime finali NBA della loro storia.

DENVER, COLORADO - JANUARY 06: Play is stopped between the Denver Nuggets and the Cleveland Cavaliers for repairs to made to the backboard in the fourth quarter at Ball Arena on January 06, 2023 in Denver, Colorado. NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and/or using this photograph, User is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement. (Photo by Matthew Stockman/Getty Images)

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