
NBA, i risultati di oggi: Lillard show da 60 punti, vincono Warriors, Lakers e 76ers
Il n°0 di Portland chiude con 60 punti a referto nel match vinto da Portland contro Utah, i Lakers ritrovano Anthony Davis e il successo contro San Antonio, Philadelphia batte Brooklyn, Golden State beffa in volata Memphis con 34 punti di Curry (poi espulso). Denver tiene a riposo i titolari e perde a Milwaukee - 33 punti di Antetokounmpo - Banchero guida Orlando alla vittoria contro Indiana, successi per Atlanta, Washington, Toronto e Minnesota (che rovina il ritorno in campo di Brandon Ingram)

ORLANDO MAGIC-INDIANA PACERS 126-120 | Partita dominata e vinta dei Magic che partono con un parziale di 46-29 nella prima frazione e non si voltano più indietro, con i Pacers che tornano sul -4 negli ultimi 60 secondi di gioco, ma non senza riuscire a mettere il naso avanti. Per gli ospiti è l’ottava sconfitta nelle nove gare disputate finora da quando Tyrese Haliburton è stato costretto a fermarsi causa infortunio, nonostante i 26 punti in uscita dalla panchina di Ben Mathurin e i 22 con 13 rimbalzi di Myles Turner
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Il miglior realizzatore per Orlando invece è ancora una volta Paolo Banchero, che chiude con 23 punti, 6/14 al tiro, 9/10 a cronometro fermo, quattro assist, due recuperi e una stoppata - leader di un quintetto tutto in doppia cifra in cui Gary Harris segna 22 punti e tira 6/6 dalla lunga distanza, mentre sotto canestro Wendell Carter Jr. ne mette 18 con 10 rimbalzi. Per i Magic, che restano ampiamente con record perdente (19-29), la zona play-in resta a tre gare e mezza di distanza
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PHILADELPHIA 76ERS-BROOKLYN NETS 137-133 | Due triple negli ultimi quattro minuti e il layup andando al ferro che chiude i conti portano la firma di James Harden - 23 punti e sette assist - determinante nel match vinto contro la sua ex squadra che porta la striscia di successi Sixers a sei consecutivi; merito anche di un Joel Embiid da 26 punti e 10 rimbalzi e dei 27 punti realizzati da Tyrese Maxey, con Philadelphia che a cronometro fermo sbaglia una sola volta (35/36 dalla lunetta)
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Nella prima sfida sul parquet da avversari tra Embiid e Simmons, con il giocatore dei Nets chiamato a marcare in difesa l’ex compagno e tanta tensione che ha portato a sei falli tecnici complessivi fischiati per le due squadre, Brooklyn incassa la quinta sconfitta delle ultime sette giocate senza Kevin Durant - con Seth Curry che fissa il suo nuovo massimo in stagione da 32 punti con 7/10 dall’arco in uscita dalla panchina. Doppia doppia invece per Kyrie Irving (leader dei Nets, ma incapace di conquistare successi): 30 punti e 10 assist in 38 minuti di gioco
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HOUSTON ROCKETS-WASHINGTON WIZARDS 103-108 | Avanti anche di 19 lunghezze nel match, i Rockets riescono a perdere anche questa partita, subendo un parziale da 15-2 in apertura di quarto periodo che ha cambiato le sorti della sfida e condannando così i texani al 14° ko nelle ultime 15 gare: una squadra giovane, costretta per la settima volta in fila a giocare senza Kevin Porter Jr., che ormai guarda già alla Lottery del prossimo maggio e all’opportunità di puntare in alto al Draft
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Scatenato ancora una volta Kyle Kuzma, autore di 20 dei suoi 33 punti nel quarto e decisivo periodo che regala il successo in trasferta agli Wizards che fanno a meno per la seconda gara in fila di Kristaps Porzingis e che raccolgono 17 punti con 17 tiri da Bradley Beal. Buon impatto anche per Kendrick Nunn in uscita dalla panchina: 12 punti con 5/9 dal campo per l’ex giocatore dei Lakers al suo esordio in maglia Wizards, aggregatosi meno di 48 ore fa alla squadra
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Da segnalare in casa Rockets invece il continuo percorso di crescita di Alperen Sengun, che raccoglie la seconda tripla doppia della sua carriera: 21 punti, 11 rimbalzi, 10 assist e tre recuperi con 10/16 al tiro, tre recuperi e due stoppate. Un centro completo, una versione giovane e acerba dei vari Nikola Jokic e Domantas Sabonis - lungo con quel tipo d’estrazione e soprattutto con enormi prospettive. Un talento insomma da continuare a tenere d’occhio
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MILWAUKEE BUCKS-DENVER NUGGETS 107-99 | Denver lascia a riposo i big (Nikola Jokic incluso) nel back-to-back in trasferta a Milwaukee e perde la gara contro i Bucks nonostante un Aaron Gordon da 26 punti e 14 rimbalzi e con i 15 punti di Bones Hyland in uscita dalla panchina (in un roster che non schiera neanche Jamal Murray, Kentavious Caldwell-Pope e Michael Porter Jr.). Milwaukee può dunque permettersi diverse sbavature - 22 palle perse di squadra - restando avanti nel punteggio senza grande fatica e margine negli ultimi minuti
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Niente sfida tra potenziali MVP sul parquet, con Giannis Antetokounmpo che in mezz’ora chiude con 33 punti, 14 rimbalzi, quattro assist, tre recuperi e tirando 15/22 a cronometro fermo (a due liberi di distanza dal suo record in carriera per tentativi dalla lunetta). Khris Middleton esce dalla panchina (10 punti in 15 minuti), mentre nel quintetto titolare sono 20 i punti di Jrue Holiday e 19 con 12 rimbalzi - nuovo massimo in carriera - per Pat Connaughton
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NEW ORLEANS PELICANS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 102-111 | Minnesota rovina la gioia Pelicans per il ritorno in campo di Brandon Ingram (ancora costretti però a fare a meno di Zion Williamson): New Orleans infatti ritrova il suo All-Star dopo due mesi e 29 gare saltate, autore di 13 punti in 26 minuti mostrando grandi difficoltà al tiro (4/18 dal campo) - uno dei quattro giocatori in doppia cifra in una squadra che raccoglie 25 punti e otto assist da CJ McCollum e 15 con 12 rimbalzi da Jonas Valanciunas
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Nel match che è valso anche la prima espulsione in carriera da allenatore a Willie Green, a dominare sul parquet è soprattutto Anthony Edwards che chiude con 37 punti, 12/25 dal campo e 9/10 a cronometro fermo, mentre al resto pensano D’Angelo Russell che ne mette 19 e Rudy Gobert sotto canestro con i suoi 17 punti e 12 rimbalzi - al rientro dall’infortunio all’inguine. Per i T’Wolves è la terza vittoria nelle ultime quattro, con Minnesota che sale all’ottavo osto in coabitazione a Ovest
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OKLAHOMA CITY THUNDER-ATLANTA HAWKS 132-137 | Gara ad altissimo punteggio, combattuta e vinta da Atlanta negli ultimi 30 secondi, con OKC che si riporta a -1 grazie a un palla rubata da Jalen Williams (24 punti per lui) e poi beffata dalla lunetta dai 4 liberi a testa equamente distribuiti tra John Collins (19 punti e 10 rimbalzi) e Dejounte Murray (21 punti con 9/19 al tiro), mentre i Thunder incassano la sconfitta dopo il doppio errore al tiro di Shai Gilgeous Alexander - scatenato con i suoi 36 punti e 7 assist - ma restano ancora a ridosso della zona play-in
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Reduce da quattro pessime prestazioni nel tiro dalla lunga distanza (1/17 complessivo dall’arco), Trae Young ritrova in parte la mira e bastano tre bersagli da tre punti in un match per lui da 33 e 11 assist con 10/20 dal campo, tre rimbalzi e 10/11 a cronometro fermo. È lui l’anima di un quintetto tutto in doppia cifra, con gli Hawks che provano a togliersi di dosso il torpore di una regular season incolore, ma che potrebbe ancora regalare soddisfazioni alla squadra della Georgia
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SACRAMENTO KINGS-TORONTO RAPTORS 95-113 | Sacramento alza bandiera bianca contro Toronto, in una pessima serata a livello realizzativo per il miglior attacco della NBA che non va oltre i 21 punti di Kevin Huerter e i 16 a testa di De’Aaron Fox e Keegan Murray. Dall’altra parte continua la stagione in altalena dei Raptors, capaci di vincere su un campo difficile come quello californiano senza grande affanno, dominando nella ripresa grazie ai 26 punti, 11 rimbalzi e sette assist di un Pascal Siakam ancora una volta in formato All-Star
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PORTLAND TRAIL BLAZERS-UTAH JAZZ 134-124 | Seconda miglior prestazione individuale stagionale per Damian Lillard che trascina i Blazers al secondo successo in fila, avanti nel punteggio per tutta la ripresa a seguito di una seconda frazione da 47-33 di parziale. Non bastano agli ospiti i 24 punti firmati da Lauri Markkanen, mentre Simone Fontecchio trova spazio sul parquet per meno di un minuto - senza riuscire mai a toccare il pallone, tentare un tiro e in generale muovere il suo boxscore (per i Jazz è il secondo passo falso nelle ultime tre)
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Una prestazione vertiginosa da parte di Damian Lillard, autore di 60 punti con 21/29 al tiro, 9/15 dall’arco e 9/10 ai liberi. Soltanto James Harden (24) e Karl Malone (26) sono riusciti a mettere insieme almeno 60 punti tentando meno conclusioni di lui, con il n°0 Blazers che sale così al terzo posto all-time per gare da 60+ punti in carriera - giunto alla quarta, secondo soltanto a Wilt Chamberlain (32) e Kobe Bryant (6). Un realizzatore come pochissimi altri nella storia NBA
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LOS ANGELES LAKERS-SAN ANTONIO SPURS 113-104 | Tornano al successo i Lakers che battono gli Spurs grazie all’allungo nel quarto periodo (32-22 di parziale) e ritrovando un convincente Anthony Davis - schierato in uscita dalla panchina (erano nove anni che non giocava in partita da riserva) e autore di 21 punti e 12 rimbalzi in 26 minuti, mentre LeBron James ne aggiunge 20 con 11 assist, fermandosi a un solo rimbalzo dalla tripla doppia. Esordio per Hachimura: 12 punti e sei rimbalzi in 22 minuti

GOLDEN STATE WARRIORS-MEMPHIS GRIZZLIES 122-120 | Gara spettacolare tra Warriors e Grizzlies (una della più accese rivalità della NBA di oggi), vinta in volata da Golden State che approfitta di una disattenzione degli ospiti e segna con Jordan Poole (21 punti) il canestro del definitivo sorpasso a un secondo dalla sirena, dopo che Klay Thompson aveva colpito dall’arco pochi istanti prima (24 punti e 5/10 da tre punti). Non bastano a Memphis i 29 punti e 12 assist di Ja Morant, leader di un quintetto in doppia cifra (20 punti Bane, 19 e 8 rimbalzi Brandon Clarke)

Discorso a parte invece per Steph Curry che segna il match con le sue giocate, chiudendo con 34 punti, 10/19 al tiro e 4/8 dall’arco prima di essere espulso a meno di 90 secondi dalla sirena dopo essersi arrabbiato con Jordan Poole per un mancato passaggio su uno dei possessi decisivi - scagliando a causa della rabbia il suo paradenti verso il pubblico e ricevendo così l’immediata sanzione da parte degli arbitri. Per il n°30 di Golden State è la terza espulsione in carriera, tutte arrivate per aver lanciato il paradenti
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