Durissimo scontro tra l'All-Star dei Cavaliers e il giocatore dei Grizzlies, noto per la sua ruvidezza e mal sopportato da buona parte della NBA per i modi tutt’altro che gentili e la frequenza con cui colpisce gli avversari anche usando mezzi non del tutto convenzionali. Il colpo nella zona dell’inguine sotto canestro è costato al giocatore di Memphis la sospensione per una partita, mentre Mitchell ha ricevuto solo una multa
È finita con allenatori volati in prima fila dopo essersi aggrappati a Dillon Brooks, due espulsi e una rissa che poteva portare a colpi proibiti ben più duri se non ci fosse stato l’immediato intervento di compagni di squadra e arbitri: Donovan Mitchell infatti, colpito nella zona dell’inguine da Dillon Brooks, non ha dubbi neanche al termine della partita. “Sì, sono certo che lo abbia fatto di proposito”, spiega in conferenza stampa - alla quale ha voluto prendere parte, anche dopo l’espulsione del terzo quarto del match vinto contro Memphis. “Quel gesto spiega chi è: queste sono le sue abitudini, è il suo modo di essere da anni”. Una serata a soli sei punti e 2/11 al tiro per l’All-Star dei Cavs, uscito poi nella ripresa (espulso insieme a Books dopo il duro scontro, nel quale per pochissimo non si è arrivati ai pugni in faccia) e festeggiato dai compagni in spogliatoio una volta vinta la partita. “Sono anni che non ci sopportiamo”, chiosa Mitchell. “Abbiamo uno scontro personale da tempo e, in tutta sincerità, l’ho sempre preso a calci nel c***”. Insomma, i Grizzlies grazie al loro giocatore più controverso sono riusciti a farsi almeno un altro avversario.
Brooks sospeso, Mitchell multato per la rissa
Dopo aver rivisto le immagini di quanto accaduto, la NBA ha ritenuto necessario comminare una sospensione di una partita per Brooks, che salterà quindi la partita interna contro i Toronto Raptors, mentre a Mitchell è stata data una multa di 20.000 dollari. L'All-Star di Cleveland sarà però regolarmente in campo per la partita contro gli Indiana Pacers.
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