Dopo le prossime due gare interne (contro Clippers e Pelicans), i Golden State Warriors sono attesi a un giro di tre trasferte: a L.A. domenica (contro i Lakers), a Oklahoma City martedì e a Memphis giovedì. In una delle tre gare dovrebbe tornare in campo il Steph Curry, assente dallo scorso 4 febbraio. Ma gli Warriors senza di lui hanno avuto un record vincente
Sempre più vicino il ritorno in campo di Steph Curry. Lontano dai parquet dal 4 febbraio, la superstar di Golden State dovrebbe tornare a disposizione di coach Kerr nel corso del giro di trasferte che gli Warriors inizieranno appena completato il back-to-back interno che li vede in campo stanotte e poi domani notte contro Clippers e Pelicans. A seguire il calendario offre infatti tre gare in cinque giorni lontano da San Francisco: la prima domenica a Los Angeles, in casa dei Lakers; poi a Oklahoma City martedì e quindi a Memphis giovedì. Tre avversarie tutte della Western Conference che i campioni in carica vogliono battere per guadagnare posizioni in classifica per potersi così assicurare la miglior testa di serie possibile in vista dei playoff. Al momento infatti Golden State è quinta a Ovest, a una gara e mezzo di distanza dai Suns, quarti, e il fatto di poter tornare a contare su Curry - che in stagione sta viaggiando oltre i 29 punti di media a sera, con quasi il 50% dal campo e quasi il 43% da tre punti - dà ai californiani maggiori chance di poter concludere al meglio la stagione.
Finora gli Warriors si sono comportati bene in assenza del loro n°30, fermato da un problema ai legamenti nei pressi della tibia sinistra, con lacerazione della membrana interossea: 5 vittorie e 4 sconfitte dalla data dell'infortunio di Curry contro Dallas, ma record vincente (6-5) anche in occasione delle altre 11 gare saltate dal leader di Golden State. Lo staff medico del club ha parlato di "buoni progressi" nel recupero fisico del giocatore, che ora è atteso in campo già in una delle prossime tre gare in calendario.
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