Il veterano degli Heat, da 20 anni in squadra e determinante per leadership e carisma all'interno dello spogliatoio di Miami, ha annunciato il suo ritiro a fine stagione: in suo onore la squadra della Florida sta già preparando una maxi-celebrazione, "4 days of 40" - dal 23 al 26 marzo, per festeggiare insieme ai tifosi Heat l'addio di una bandiera come Haslem
Alla fine si è deciso, nonostante negli ultimi anni gli sia stato riservato il posto di allenatore aggiunto in panchina più che di giocatore in grado di dare il suo contributo sul parquet: Udonis Haslem si ritirerà al termine di questa stagione, comunque vada la ricorsa degli Heat al prossimo titolo NBA. “Ho finito, ho dato il mio contributo e penso che sia giunto il momento che questo spogliatoio inizi ad ascoltare una voce nuova, diversa. Spero che qualcuno si faccia avanti e assuma il ruolo di portavoce”, ha raccontato il veterano della squadra della Florida al Miami Herald. Un annuncio arrivato poco prima che gli stessi Heat comunicassero di avere in serbo per lui una festa speciale: “4 Days of 40”, ossia quattro giorni di celebrazione tra il 23 e il 26 marzo con quella che viene definitiva “una festa pensata per i tifosi e che vorrà rendere omaggio alla carriera unica nel suo genere e ai 20 anni a Miami di Udonis Haslem - legato in maniera indissolubile con la città e la sua gente”.
“Non è semplice godersi queste settimane sapendo che sono le ultime: da una parte vuoi vivere ogni momento, ma il modo per sentirsi soddisfatti è sempre quello di aiutare la squadra a vincere. Solo se riuscissimo a cambiare rotta riuscirò a essere soddisfatto di questi ultimi giorni con gli Heat: la speranza è che la stagione si trasformi in una corsa avvincente ai playoff e nell’ennesima storia incredibile della mia carriera”. Arrivato in Florida nel 2002 dopo non essere passato dal Draft, Haslem ha giocato un anno in Francia al Clan Chalon per poi entrare far parte del roster degli Heat dall’autunno 2003 fino a oggi - diventando così il terzo all-time con un ventennio alle spalle tutto con la stessa maglia nella storia NBA, dopo Dirk Nowitzki con i Mavericks e Kobe Bryant ai Lakers. Un bandiera dei primi due decenni degli anni 2000 che verrà ammainata a fine stagione.