L'intervista esclusiva e le parole di Gary Vitti, per anni preparatore atletico dei Lakers e diventato nel corso degli anni un grande amico di Pau Gasol, con cui ha condiviso tanto ben oltre il campo da gioco: "I migliori ricordi che ho di lui non riguardano il basket, con Kobe ci mise un po' a trovare confidenza, ma poi le cose sono andate in crescendo sul parquet e fuori"
C’è anche chi, da tifoso privilegiato, da trainer dei Lakers, ha avuto modo di conoscere a fondo Pau Gasol: è il caso di Gary Vitti, che forse più di molti altri ha legato il suo nome a quello dei gialloviola e che nel corso della sua carriera ha poi avuto modo di legare con il centro catalano anche fuori dal parquet, come ci racconta in questa intervista esclusiva: “Probabilmente il mio ricordo più importante legato a Gasol riguarda episodii extra-campo e più in generale la sua meravigliosa personalità. È stato un grande giocatore di pallacanestro - dal mio punto di vista sottovalutato rispetto all’essere stato uno dei più grandi giocatori di post basso della storia del gioco - ma oltre a tutto questo è una persona speciale. È stato una voce guida in spogliatoio, ha sempre mantenuto la calma sia nei periodi buoni che durante la tempesta. È stata una fortuna aver potuto condividere tanti momenti con lui, una persona sofisticata: il mio rapporto personale con lui è iniziato attraverso la pallacanestro, ma è andato ben oltre. Pau è una delle mie persone preferite al mondo”.
Un amico come Vitti, esperto come pochi altri di pallacanestro, ricorda bene anche cosa successe in campo al suo arrivo: “La relazione con Kobe Bryant ci ha messo un po’ di tempo a sbocciare, ma nel giro di pochissimo grazie a lui siamo diventati una squadra in grado di guidare la Western Conference. Sfortunatamente il primo anno con perdemmo in finale con i Celtics, ma poi tutti ricordiamo come è andata nel 2009 e nel 2010”