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NBA, Pau Gasol e il n°16 sul soffitto dell'arena di fianco a Kobe: "Mi manchi fratello"

NBA
©Getty

C'era tutta la famiglia Bryant a rendere omaggio a Pau Gasol, con Vanessa che ha fatto il discorso introduttivo alla cerimonia e il centro catalano che ha concluso salutando "l'unico volto e l'unica persona che non poteva vedere attorno a sé" - un abbraccio collettivo al Black Mamba, compagno di squadra e soprattutto amico della leggenda a cui i Lakers hanno dedicato una serata speciale

I passaggi più importanti della serata di celebrazione del ritiro della maglia n°16 di Pau Gasol arrivano all’inizio e alla fine. Ad aprire lo spazio che i Lakers hanno deciso di dedicare al loro ex giocatore catalano sono le immagini di Vanessa Bryant che racconta: “È un onore per me poter introdurre il mio amico Pau: lui è sempre stato speciale per Kobe, come compagno di squadra, come uomo e come amico. Pablo, Kobe aveva previsto che un giorno il tuo e i suoi numeri di maglia sarebbero stati ritirati dai Lakers ed esposti sul soffitto dell’arena”, spiega Vanessa, prima di mostrare le immagini di una vecchia intervista fatta a Bryant in cui sottolineava che Pau meritava quel riconoscimento, oltre a immaginare una serata con Gasol in mezzo al campo a prendere l’abbraccio dei tifosi: “Sarà una cerimonia speciale”, diceva il Black Mamba al termine del breve estratto.

La serata è stata speciale per davvero, soprattuto per l’inevitabile chiosa finale che Pau Gasol ha voluto fare in onore dell’unica persona che mancava all’interno dell’arena di Los Angeles tra tutte quelle speciali che ha incontrato nel corso della carriera: “Non posso tornare a casa senza aver parlato della persona e del volto che purtroppo non vedo qui di fianco a me: il fratello che mi ha permesso di elevare il mio gioco, che mi ha ispirato e sfidato a diventare un giocatore migliore. A essere un uomo migliore a 360°. Mi manca così tanto, avrei voluto tanto che fosse qui con me insieme a Gigi. Lo vorrei davvero e credo che sarebbe stato orgoglioso. Ti voglio bene fratello”. Una chiosa pronunciata con le lacrime agli occhi, senza pronunciare le quattro lettere scandite a ripetizione dal pubblico: “Kobe, Kobe, Kobe!”.

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La sorpresa a bordocampo dell’amico Jimmy Butler

Chi non è voluto mancare alla cerimonia di una leggenda come Pau Gasol è stato Jimmy Butler, “sbucato” un po’ a sorpresa in prima fila all’arena di Los Angeles per rendere omaggio a un amico e una fonte di ispirazione come il centro catalano: il talento dei Miami Heat aveva postato un paio di foto indossando la maglia n°16 di Gasol e poi si è goduto in prima fila una serata speciale e molto commuovente: “Sono qui per rendergli omaggio - ha spiegato - prossima destinazione l’ingresso nella Hall of Fame”, spiega sorridente nel raccontare la carriera del suo ex compagno di squadra ai Chicago Bulls.

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