Il n°34 greco dei Bucks va in lunetta 24 volte (sbagliando 10 tentativi), ben più di tutti i giocatori dei Phoenix Suns messi insieme che si fermano a quota 16 tiri liberi: "Una situazione ridicola, non c'è altro modo per definirla", spiega coach Monty Williams, mentre Milwaukee si interroga sulle percentuali realizzative di Antetokounmpo e sui problemi che potrebbe avere ai playoff
“Tutto questo è ridicolo, non c’è altro modo per raccontare questi dati: Jrue Holiday è uno dei difensori più fisici dell’intera NBA e non commette mai fallo, mentre Giannis è andato in lunetta ben 24 volte. È ridicolo, non so come altro dire”: non va tanto per il sottile coach Monty Williams, arrabbiato per un arbitraggio che ha permesso al n°34 greco dei Bucks di andare in lunetta per ben 24 volte - da solo più di tutti i Phoenix Suns che si fermano a 16 tiri liberi tentati di squadra, con Devin Booker che segna 30 punti, attacca il ferro ma porta a casa soltanto tre viaggi in lunetta. “È stato impossibile per Deandre Ayton provare a difendere: non gli hanno permesso di giocare in pratica, sappiamo di dover convivere con questi problemi contro squadre del genere”. Fatto sta che nel finale, in un quarto periodo che ha sorriso a Milwaukee e ha permesso ai Bucks di vincere la 21^ gara delle ultime 23, la 50^ in stagione - acciuffando così l’accesso ai playoff - determinanti sono state anche le decisioni prese dalla terna arbitrale, nel bene e nel male.
Devin Booker è dello stesso parere del suo allenatore (“Non saprei cos’altro dire sinceramente, è dura giocare in queste condizioni”), provando in ogni modo a evitare di ricevere multe e squalifiche varie dalla NBA, mentre in casa Bucks la questione resta un’altra: la percentuale di realizzazione di Antetokounmpo a cronometro fermo. Giannis infatti diventa spesso e volentieri un facile bersaglio per le difese avversarie, che ben conoscono le difficoltà di un giocatore da 14/24 contro i Suns (10 errori che sarebbero potuti pesare non poco se i viaggi in lunetta fossero stati fischiati anche a Phoenix) e che in stagione viaggia con il 65.4% a cronometro fermo - seconda peggior percentuale in carriera dopo quella del 2019-20 e tallone d’Achille che potrebbe ritorcersi contro Milwaukee ai playoff. Tra qualche settimana infatti potrebbe essere la squadra di coach Budenholzer a lamentarsi, ma del problema opposto, con il rischio che Antetokounmpo possa - lecitamente - attirare da parte degli avversari l’intenzione di commettere falli sistematici su di lui.