Mercato NBA: James Harden è cruciale per Philadelphia, ma a luglio potrebbe andare via
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Gli anni passano, ma il talento resta: come dimostrato in questi ultimi mesi, James Harden è ancora oggi una delle migliori guardie della NBA e in estate spera si passare all’incasso (dopo aver concluso il più tardi possibile la cavalcata playoff con Philadelphia). Quanto vale oggi il Barba? Dove giocherà la prossima stagione? Soprattutto: chi e quanto sono disposte a offrire le altre franchigie per metterlo sotto contratto? La sua è di gran lunga la free agency più interessante della prossima estate
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- Chiamati nuovamente a dimostrare il proprio valore in questi playoff, i Sixers arrivano alla postseason forti del ruolo di "terzo incomodo" a Est in un serrato scontro con due superpotenze come Milwaukee Bucks e Boston Celtics - le finaliste NBA degli ultimi due anni. L'obiettivo di James Harden è quello: dimostrare che in questo 2023 tocca ai Sixers suoi e di Joel Embiid
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- Dopo oltre un decennio giocato da protagonista e prima opzione offensiva, Harden ha trovato a Philadelphia la sua dimensione ideale all'ombra di Joel Embiid - il totem a cui si aggrappano i Sixers e il principale riferimento offensivo di una squadra in cui il Barba può prendersi i suoi momenti di pausa e concedersi dei passaggi a vuoto
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- Un radicale cambiamento da parte del Barba (anche dovuto all’esplosività e alla forma fisica venuta meno), lo hanno portato a essere molto meno aggressivo che in passato - come raccontano i 6.6 liberi tentati a partita in questa regular season. Il dato più basso in NBA per lui dagli anni ai Thunder, compensato però dai 10.6 assist di media; prossimi al suo massimo in carriera datato 2017: insomma, un veterano a disposizione della squadra
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- Harden ha dimostrato nei fatti di voler andare incontro ai Sixers, rinunciando a 14 milioni in questa ultima stagione a Philadelphia permettendo alla franchigia della Pennsylvania di aggiungere al roster i contratti di PJ Tucker e Danuel House per allungare la rotazione in vista della corsa playoff
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- Il destino di James Harden al momento è nelle mani del Barba, che da contratto ha a disposizione una player option da 35.6 milioni di dollari da poter esercitare per restare un altro anno ai Sixers. Dopo una stagione così proficua e alla soglia dei 34 anni però pare evidente che il n°0 di Philadelphia cercherà in ogni modo di strappare il miglior accordo possibile già a partire da luglio
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- I Sixers infatti restano la squadra che potenzialmente offrire di più al Barba: nel caso in cui Harden decidesse di declinare la sua player option, Philadelphia può mettere sul piatto un rinnovo di quattro anni a 210 milioni di dollari complessivi. Ma in Pennsylvania si chiedono: ne vale davvero la pena?
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- Lo scenario a cui molti guardano è quanto successo con CP3 nel 2018, ai tempi ai Rockets proprio insieme a James Harden e che riuscì a firmare un accordo milionario a 33 anni: 160 milioni per quattro anni all’epoca, con Daryl Morey che per primo dimostrò grande fiducia in un giocatore per quello che nel giro di pochi messi passò dall’essere uno dei peggiori contratti della lega a giocatore chiave prima dei Thunder e poi dei Suns
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- In molti si chiedono se, ritrovatosi in un contesto vincente con cui provare a conquistare il titolo NBA, per James Harden può avere senso fare un passo indietro del genere e tornare a Houston dove sarebbe il veterano di una squadra altamente disfunzionale. Altri vedono in questo scenario una tecnica per provare a mettere all'angolo i Sixers e convincerli a offrire il più possibile per lui
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- L'altra grande questione è legata al fatto che un quadriennale da 200 milioni di dollari complessivi non è semplice da inserire all'interno dei già ricchi salary cap NBA: gli Orlando Magic sarebbero l'unica franchigia al momento con tale capacità, ma non paiono interessati. Insomma: il margine di manovra da sfruttare in free agency pare ridotto