NBA, accordo raggiunto tra la lega e la NBPA: novità previste dal contratto fino al 2030
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La notizia che il mondo NBA aspettava da settimane è finalmente arrivata: la lega ha raggiunto l’accordo con l'assocazione giocatori (NBPA) per firmare il nuovo contratto collettivo che regolerà ogni aspetto per le prossime sette stagioni, portando così ad evitare il lockout fino al termine della decade. Sono diverse le novità annunciate, dal nuovo torneo da disputare nel corso della regular season fino alle rimozione di restrizione riguardo la marijuana. Scopriamo insieme i punti principali dell’accordo
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- Provare a limitare e penalizzare ancora di più la condotta di squadre come Golden State Warriors e L.A. Clippers che superano di decine di milioni di dollari il limite della tassa di lusso. L’idea è quella di inserire una seconda soglia - valutata 17.5 milioni di dollari in più della luxury tax - oltre la quale le squadre non posso più avere accesso al contratto mid-level durante la free agency
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- L’obiettivo in questo caso da parte della NBA è quello di limitare al minimo un fenomeno sempre più dilagante, con i giocatori di prima fascia che più volte nel corso della stagione restano a riposo (seguendo i consigli e il load management pianificato per loro da parte dello staff tecnico): per ottenere il premio di MVP o essere selezionato in un quintetto All-NBA toccherà giocare almeno 65 partite (al netto di alcune condizioni speciali che verranno discusse)
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- A partire da novembre, alcune gare di regular season selezionate a inizio stagione avranno un peso "diverso" e serviranno per stilare una classifica ulteriore dalla quale poi verranno selezionate le otto migliori squadre che parteciperanno a un torneo a eliminazione diretta a dicembre. Le Final Four si disputeranno probabilmente a Las Vegas in campo neutro, stando alle indiscrezioni raccolte da ESPN
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- Aggiunto anche il premio per la squadra che riuscirà a conquistare questo torneo "speciale" che verrà inserito nella prima fase dell'anno: 500.000 dollari di bonus previsti per ognuno dei componenti del roster di chi uscirà vincitore della finale, giocatori e allenatori
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- Una decisione che potrebbe avere un impatto significativo e da diverse decine di milioni di dollari per qualche giocatore, nell'ottica di permettere alle "stelle" di accumulare più soldi e legarsi più a lungo e in maniera più "ricca" alla propria franchigia d'appartenenza
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- Quello dell'All-Star dei Celtics è uno dei rinnovi più discussi e controversi dei prossimi mesi, ma ora il giocatore di Boston potrà chiedere un'estensione di 4 anni che passa dai vecchi 165 milioni di dollari ai nuovi 189 complessivi: un balzo in avanti dovuto alla maggior percentuale accordata ai casi come il suo
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- Esperimento avviato nel 2017 e che ha trovato ottimi riscontri in queste stagioni, permettendo a un numero maggiore di giovani di entrare in contatto con le franchigie e di crescere, migliorando anche il prodotto G League e dando un'opportunità in più ai giocatori che non vengono selezionati al Draft NBA
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- Previsto nell’accordo anche la rimozione ufficiale di ogni tipo di divieto riguardo l’utilizzo di marijuana - situazione che si verifica de facto già dalla stagione 2019-20, ossia da quando non vengono più effettuati controlli antidoping a riguardo. Kevin Durant è stato uno dei tanti giocatori NBA che in questi anni non hanno mai fatto mistero di farne uso, vestendo i panni dei promotori riguardo una norma che andasse in questa direzione