Bellissimo momento prima del via di gara-3 di Philadelphia-Boston, con la consegna da parte del commissioner NBA Adam Silver del premio di MVP nelle mani del centro dei Sixers. Che ha chiamato a raggiungerlo a centrocampo il piccolo Arthur, suo figlio, ribattezzato così in onore del fratello perso in un incidente stradale nel 2014. E la superstar di Philly non ha potuto trattenere le lacrime
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Appena prima del via di gara-3 tra Philadelphia e Boston, davanti al pubblico di casa del Wells Fargo Center, Joel Embiid ha ricevuto dalle mani del commissioner NBA Adam Silver il premio di MVP, il primo della sua carriera, ottenuto battendo in finale Nikola Jokic e Giannis Antetokounmpo. Incoronatosi per la seconda volta consecutiva capocannoniere della lega con 33.1 punti di media, il camerunese ci ha aggiunto anche 10.2 rimbalzi, oltre 4 assist e 1.7 stoppate, sfiorando il 55% dal campo. E se le parole del commissioner hanno rispettato l'etichetta del momento ("Joel, hai definito il tuo viaggio dall'Africa fino al premio di MVP come improbabile: ma è proprio per il lavoro duro e la determinazione che hai mostrato che i tuoi compagni e i tifosi di amano. Congratulazioni, sei l'MVP NBA per il 2022-23") il momento più toccante è andato in scena immediatamento dopo.
"Arthur, vieni qui": le lacrime di commozione di Joel Embiid
Il centro dei Sixers infatti ha chiamato a raggiungerlo a centro campo il figlio Arthur, accolto da un'ovazione del Wells Fargo Center. E quando Embiid ha preso in braccio il piccolo Arthur - ribattezzato così da Joel in onore del fratello perso in un incidente stradale pochi mesi dopo il Draft, nel 2014 - il neo-MVP NBA non ha potuto trattenere delle lacrime che una volta di più raccontano la dimensione umana di questi campioni, uomini, mariti, padri prima ancora che semplici giocatori.
