Per la prima volta dopo 275 partite di playoff, LeBron James non solo non è riuscito a segnare neanche un punto, ma non ha neanche tentato un tiro dal campo — e non gli era mai capitato prima. Il Re si è rifatto con gli interessi nei due quarti centrali del match nei quali ha realizzato 21 punti, guidando i Lakers al successo in gara-3 insieme a Anthony Davis
Anche dopo 275 partite di playoff ci può essere una prima volta per LeBron James. Non era infatti mai accaduto che il Re chiudesse il primo quarto di una gara di post-season non solo senza punti segnati, ma senza neanche aver mai tentato un tiro dal campo. Il motivo è semplice: D'Angelo Russell era in grande ritmo a inizio gara (13 dei suoi 21 punti sono arrivati nel primo quarto) e James ha lasciato al playmaker gli oneri di creazione di gioco, andando a sedersi dopo aver raccolto 2 rimbalzi e distribuito 3 assist nei primi 9 minuti passati in campo. Nel corso della sua ventennale carriera in NBA era accaduto solo altre tre volte un primo quarto da zero tiri tentati: la più recente risale al 15 gennaio 2020, mentre per trovare le altre due bisogna risalire al 15 novembre 2006 e prima ancora al 28 novembre 2003 nel suo anno da rookie.
James si è decisamente rifatto nei due quarti centrali del match e non a caso i Lakers hanno ribaltato la partita: il Re ne ha messi 10 nel secondo quarto e 11 nel terzo, trasformando uno svantaggio di 11 lunghezze dopo 16 minuti di partita in un vantaggio di 26 a 9 minuti dalla fine del quarto periodo, quando coach Steve Kerr ha alzato bandiera bianca togliendo i titolari. Per James alla fine 21 punti, 8 rimbalzi e 8 assist con 6/11 al tiro, 2/4 da tre e 7/8 ai liberi con un evidente +26 di plus-minus: a 38 anni è ancora in grado di fare la differenza, scegliendo però con cura quando e come farla gestendo le energie nel resto del match. E ai Lakers, ora avanti 2-1 nella serie contro Golden State, sta benissimo così.