Uno dei momenti decisivi di gara-2 arriva all'incirca alla metà del quarto conclusivo e vede protagonista il n°22 degli Heat che dopo aver incassato tripla e provocazione da Williams si scatena segnando 9 dei suoi 27 punti di serata e annichilendo più volte lo stesso Williams che aveva osato tentare la carte del trash-talking contro di lui. Ma con Jimmy Butler non funziona
Sul 93-87 per Boston con 6:22 da giocare nel quarto quarto una tripla di Grant Williams porta i Celtics sul +9 (96-87) e sembra suggellare l'allungo forse vincente dei padroni di casa. Per questo, forse, Williams tornando in difesa si lascia andare a qualche parolina di troppo provocando Jimmy Butler, che reagisce "alla Jimmy Butler", con un sorriso quasi di scherno verso l'avversario. Poi, cosa ben più importante, reagisce in campo, sfidando Williams uno-contro-uno sul possesso decisivo, segnandogli sulla testa e poi accettando il faccia-a-faccia che non degenera mai ma che vale a entrambi un fallo tecnico. È però la scintilla che, se ce ne fosse bisogno, innesca un Butler da lì in poi assolutamente dominante - e che non perde occasione di battere ancora Williams nel duello diretto nel possesso ancora successivo e suggellare il suo canestro con il gesto del "sei troppo basso" verso l'avversario.
Nove dei 27 punti totali di Butler arrivano dopo aver subito la tripla del n°12 di Boston, e sono fondamentali nel trascinare Miami a una vittoria importantissima che li porta avanti 2-0 nella serie in vista di gara-3 e 4 da disputare in Florida.