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NBA, l'importanza dei comprimari in Lakers-Nuggets: Russell scomparso, Denver vola

NBA
©Getty

Anche in gara-3 i comprimari hanno fatto la differenza per la vittoria di Denver in casa dei Lakers: attorno a Jamal Murray e Nikola Jokic i Nuggets hanno trovato 10 triple da parte degli “altri”, mentre tra i gialloviola D’Angelo Russell, Dennis Schröder e Jarred Vanderbilt non riescono ad avere impatto nella serie

Quando a LeBron James è stato chiesto in che modo i Denver Nuggets stiano riuscendo ad avere successo nella serie, per prima cosa ha citato il livello di prestazioni di Jamal Murray e Nikola Jokic, ma poi ha aggiunto anche un’altra motivazione: “Penso che pesino molto i tiri segnati dai loro giocatori di ruolo nei momenti più opportuni”. E in effetti fino a questo momento il “supporting cast” dei Nuggets sta surclassando quello dei Lakers, come dimostrato anche in gara-2: delle 17 triple realizzate da Denver nella serata, 10 portano la firma dei vari Michael Porter Jr (4/10) e Kentavious Caldwell-Pope (4/7) a cui si aggiungono quelle segnate da Bruce Brown (1/5) e Jeff Green (1/2) all’interno del parziale di 13-0 che ha spaccato in due la partita nel quarto periodo. In generale i vari Brown (8/13), KCP (11/17) e Porter Jr (8/15) stanno mantenendo alte percentuali nei tiri “aperti” concessi dalla difesa dei Lakers, con un complessivo 15/29 da tre che sta facendo la differenza. Ogni volta che i Nuggets hanno avuto bisogno che qualcuno attorno a Murray e Jokic salisse di livello hanno trovato una risposta pronta e puntuale, mentre in casa Lakers il supporting cast è completamente sparito.

Le difficoltà di D'Angelo Russell e degli altri Lakers

Tolto Austin Reaves, autore anche ieri sera di una prestazione da 23 punti, e Rui Hachimura, alla terza gara in fila in doppia cifra in uscita dalla panchina, tutti gli altri non sono riusciti a raggiungere quota 10 — a partire soprattutto da D’Angelo Russell. Neanche il ritorno tra le mura amiche ha aiutato l’ex playmaker di Minnesota a entrare nella serie, chiudendo con un’altra prestazione disastrosa da 3 punti e 1/8 al tiro nei 20 minuti in cui è rimasto sul parquet. “Cosa deve cambiare perché io diventi efficace? Non lo so. Davvero non lo so. Dovrò trovare il modo di capirlo” ha risposto Russell sulle sue difficoltà, quasi ritrovandosi sorpreso della domanda. Anche i vari Jarred Vanderbilt (2 punti per 1/4 al tiro) e Dennis Schröder (5 punti, 2/5) stanno però faticando a lasciare il segno in attacco e in difesa: se i Lakers vogliono evitare il cappotto in gara-4, ci sarà bisogno di tutt’altro impatto da parte degli “altri” attorno a James, Davis e Reaves.

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