Prima di gara-4, sia Marcus Smart che Jaylen Brown avevano lanciato un messaggio ambizioso per una squadra sotto 0-3 in una serie di finale di conference e reduce da un pesantissimo -26: "Non fatecene vincere una", lo slogan usato nel 2004 dai Red Sox per la leggendaria rimonta ai danni degli Yankees. I Celtics hanno poi mantenuto fede a quanto promesso vincendo gara-4, e ora la serie torna a Boston con l’inerzia dalla loro parte
Dopo la sconfitta più pesante nella storia dei Boston Celtics ai playoff in gara-3, in molti si chiedevano che versione avremmo visto dei biancoverdi per la decisiva gara-4 a Miami. Avrebbero continuato a combattere nonostante nessuno abbia mai rimontato da 0-3 nella storia della NBA o avrebbero mollato il colpo facendosi travolgere di nuovo? La risposta è arrivata, prima ancora che sul campo, dalle parole bellicose e ambiziose pronunciate sia da Marcus Smart che da Jaylen Brown prima ancora di giocare: "Non fatecene vincere una" hanno detto entrambi i giocatori di coach Joe Mazzulla, facendo riferimento allo slogan di Kevin Millar nel 2004 per spingere i Boston Red Sox alla leggendaria rimonta sui New York Yankees, sotto anche loro 0-3 come i Celtics. Un messaggio provocatorio per una squadra apparsa spenta in gara-3, e che per larghi tratti di gara-4 sembrava pronta a ritorcersi loro contro: gli Heat hanno toccato più volte il +9 nel corso del match, tra cui anche una a inizio ripresa, ma da lì in poi un parziale di 18-0 in favore dei Celtics ha ribaltato la partita e forse anche la serie, che ora torna a Boston con un minimo di inerzia dalla parte dei biancoverdi.
Brown rivela: "Abbiamo avuto un incontro solo tra giocatori dopo gara-3"
"Ci siamo confrontati tra di noi e questo ci ha galvanizzato. Non volevamo andarcene a casa in quella maniera" ha detto Jaylen Brown, che ha rivelato che la squadra ha avuto un confronto solo tra giocatori in un golf club dopo gara-3. "Spesso quando si va sotto 0-3 gli spogliatoi vanno in direzioni diverse, ma noi ci siamo guardati negli occhi e siamo scesi in campo per dare il nostro meglio. Ne sono orgoglioso. Nelle ultime partite siamo andati male e sono uscite un sacco di storie su X, Y e Z. Ma il 99% sono false". "Siamo tutti di buon umore, giusto?" ha aggiunto Jayson Tatum, che mantiene però i piedi per terra. "Può sembrare un cliché, ma possiamo solo affrontare una partita alla volta. Non possiamo vincerne quattro in un colpo solo. Abbiamo cercato di capire perché non abbiamo giocato bene nelle prime tre partite, ma non volevamo che quelle sconfitte definissero noi e la nostra stagione. Abbiamo ancora una montagna durissima da scalare, ma stasera è stata un buon inizio e cerchiamo di portare questa inerzia anche a giovedì".