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Coco Gauff rivela: "Butler mi aveva offerto i biglietti per le Finals prima del play-in"

NBA
©Getty

Dopo aver battuto Rebeka Masarova in un primo turno del Roland Garros non privo di insidie, la tennista americana, super tifosa dei Miami Heat, ha dichiarato nel postpartita di aver trovato le armi per concretizzare la rimonta dal set di apertura perso ispirandosi a Jimmy Butler, confessando che la superstar di Miami era già certa di raggiungere le Finals prima ancora dell’inizio dei playoff

Che Jimmy Butler abbia fiducia in se stesso e sia convinto dei propri mezzi non è certo una novità. Quando si è troppo sicuri di sé, però, il limite che separa l'autostima dall'ubris è labile, e potrebbe essere sembrato un gesto arrogante per chiunque proporre dei biglietti per le NBA Finals prima ancora dell'inizio dei playoff. Ma non per Butler, che non solo ha chiesto a Coco Gauff se fosse interessata ad assistere dal vivo a qualche gara delle finals prima ancora dei playoff, ma lo ha fatto da leader di una squadra arrivata ottava in regular season e che ha dovuto passare dal play-in prima di affrontare la vera favorita a Est già al primo turno, e cioé i Milwaukee Bucks di Giannis Antetokounmpo. A rivelare tutto ciò è stata la stessa Coco Gauff al termine del suo match di primo turno al Roland Garros, vinto contro Rebeka Masarova con il punteggio di 3-6, 6-1, 6-2, nel quale è riuscita a rimontare un set di svantaggio trovando ispirazione in Butler: “Onestamente dopo aver perso il primo mi sono caricata dicendo a me stessa che se Jimmy non si era spaventato dopo la rimonta dei Celtics fino al 3-3 allora avrei dovuto fare altrettanto credendo in me stessa e continuando a lottare”. A 19 anni, la tennista nata ad Atlanta è già una delle giocatrici di vertice della WTA e si presenta al Roland Garros di quest’anno da testa di serie numero sei. Essendo una super tifosa dei Miami Heat, la sua attenzione non è concentrata solo sul tennis in questo momento, anche se con il fuso orario di Parigi non riesce a seguire le partite in diretta: “La prima cosa che ho fatto appena sveglia è stata guardare il risultato di gara-7 e visto com’è andata mi sono tranquillizzata”, ha detto la Gauff. Il legame tra lei e Butler è nato ai Miami Open di quest’anno, quando la superstar degli Heat è andato a vedere la campionessa americana sui campi in cemento dell’Hard Rock Stadium. Fino a quando si sono risentiti prima dell’inizio dei playoff, quando Butler le ha chiesto se avesse voluto alcuni biglietti per assistere all’ultima gara di regular season e a qualche gara di postseason. La Gauff ha dovuto rifiutare per via dei numerosi appuntamenti oltreoceano che la stagione sulla terra rossa porta con sé e allora Butler le ha proposto di assistere direttamente alle Finals: “Mi ha detto che quando avrebbero raggiunto le Finals avrebbe tenuto dei biglietti per me e la mia famiglia e questo è accaduto prima della partita inaugurata del play-in persa contro gli Atlanta Hawks, e ha detto quando, non se”. Dopo una regular season mediocre era difficile pensare che i Miami Heat potessero superare persino il primo turno di playoff contro i Bucks e invece partita dopo partita hanno ritrovato la fiducia per battere uno dopo l’altro tutti gli avversari che si sono ritrovati sul cammino, fino alle rocambolesche partite delle Eastern Conference Finals, vinte dagli Heat in gara-7 dopo essere stati prima avanti 3-0 e poi rimontati sul 3-3 che sono valse a Jimmy il titolo di MVP. Ora Gauff e Butler hanno la possibilità di entrare nella storia, la prima a sette partite dal primo Slam e il secondo dal primo anello NBA e allora la talentuosa tennista americana ci scherza su: “Gauff in 7 e Heat in 7, non sarebbe male!”.