Dopo l'ottima prestazione in gara-2 di Gabe Vincent, autore di 23 punti con 4/6 da tre, il suo compagno degli Heat non è certo sorpreso. Conosce il suo valore, e non solo perché lo vede in palestra ogni giorno: "Ricordo benissimo quel giorno che ci ha distrutti, nell'amichevole preolimpica, con la maglia della sua Nigeria..."
DENVER - Gabe Vincent - ricorda a tutti Erik Spoelstra al termine di gara-2 - "nella bolla di Orlando era con noi con un contratto two-way"; poi è diventato un giocatore NBA; poi è diventato un titolare (part-time lo scorso anno, anche ai playoff, più stabilmente quest'anno). Un giocatore che fa parte di quella (lunga) lista di undrafted che è diventata una delle storie di questa cavalcata già trionfale dei Miami Heat nei playoff 2023, e un giocatore che ancora oggi continua a sorprendere molti. Ma non tutti. Non Bam Adebayo, ad esempio. "Io ho capito che tipo di giocatore fosse nell'amichevole prima delle Olimpiadi di Tokyo (era il luglio 2021)", dice il lungo degli Heat. Che in quella spedizione olimpica c'era, e in quella partita era in quintetto, insieme a Damian Lillard, Bradley Beal, Jayson Tatum e Kevin Durant. Uno squadrone imbattibile? Non per la Nigeria guidata da... Gabe Vincent, che quella partita l'ha chiusa come miglior realizzatore con 21 punti e 6 triple a segno - meglio di Durant (17), meglio di Tatum (15), meglio di tutti. "Ci ha letteralmente fatto a pezzi", ricorda al tavolo della conferenza stampa dopo gara-2 Adebayo, tornando alla memoria a quella sconfitta (storica), 90-87, seppure in amichevole. Da quel momento lui "sapeva". Ora lo sa anche il resto del mondo, che sul palcoscenico più importante - quello delle finali NBA - ha potuto ammirare un Vincent da 23 punti con 4/6 da tre (anche stavolta top scorer dei suoi) dopo averne messi 19 con 5/10 dalla lunga distanza anche in gara-1.