In un’intervista con Shannon Sharpe, Dwyane Wade ha parlato del possibile ritiro di LeBron James, sostenendo che non c’è alcuna possibilità che accada. "Stiamo parlando dello stesso giocatore che nella sua ultima partita ha chiuso con 40, 10 e 9. Non sta a me dirlo, ma non ci credo neanche se lo vedo che si ritira. Farà un po’ di vacanza in estate e dirà: 'Ok, il Re ritornerà'". Wade ha poi spiegato qual è il tratto migliore del suo amico ed ex compagno di squadra
Dwyane Wade è inevitabilmente un personaggio importante nella carriera di LeBron James, non solo per i due titoli NBA che hanno vinto assieme ma anche per l’amicizia che li ha sempre legati. Perciò se parla Wade, è molto probabile che le sue parole siano decisamente informate sul suo grande amico, e lui stesso sostiene che non ci sia alcuna possibilità che James si ritiri durante questa estate. "Stiamo parlando dello stesso giocatore che nella sua ultima partita ha chiuso con 40 punti, 10 rimbalzi e 9 assist, giusto?" ha detto Wade in un’intervista con Shannon Sharpe. "Al ritiro non ci credo neanche se lo vedo. Era appena finita la partita, c’erano un sacco di cose nella sua testa. Magari le conversazioni nello spogliatoio non sono più divertenti come una volta perché non hai più molto in comune con la prossima generazione. E i viaggi diventano stancanti, perché non stai girando il mondo o andando in giro con i tuoi amici. Non puoi continuare a fare la stessa cosa all’infinito: mentalmente ti butta giù. E non è affar mio chiedergli cosa farà. Ma quando ho visto le sue parole non gli ho creduto neanche per un secondo. So per certo che quando va via in Messico o nel sud della Francia sul suo yacht, si guarderà in torno e dirà: 'Ok, il Re ritornerà'".
Wade: "LeBron sa convincersi di non essere stanco o infortunato"
Wade ha poi spiegato cosa rende LeBron così speciale e in grado di avere impatto in campo anche alla sua 20esima stagione in NBA: "Se non gli capitano degli infortuni, lui fa tutto quello che serve per prendersi cura del suo corpo. Basta guardarlo: una sola delle sue gambe sono due delle mie messe assieme. Non è costruito come una persona normale, Dio gli ha dato questa benedizione. Ma ha anche la testa per rimanere forte mentalmente: LeBron è capace di convincersi di non essere stanco e di non essere infortunato. Ho avuto l’opportunità di guardarlo per quattro anni: non si poteva neanche parlare di infortuni davanti a lui, perché la sua testa è uno dei suoi tratti migliori. Ha una mente forte e intelligente che gli permette di andare avanti. E fintanto che rimane tale, e il suo corpo rimane in salute, può continuare a farne più di 20 a sera per il prossimo paio di anni".