Coach Malone ha il suo quintetto base sotto contratto, ma potrebbe perdere già quest'estate il suo sesto uomo, Bruce Brown, che si è reso free agent e dal 1 luglio potrà firmare al miglior offerente. Denver non è fuori dai giochi, ma anche per questo si è mossa con Indiana per rafforzare la sua presenza al Draft
Il giorno della parata per il titolo, Bruce Brown aveva preso la parola e chiesto a gran voce ai tifosi: "One more year?", un anno ancora? L'ovazione ricevuta come risposta stava a significare che il pubblico di Denver vorrebbe tanto avere di nuovo Brown in squadra l'anno prossimo, ma la guardia di coach Malone - nel frattempo - ha declinato l'opzione da 6.8 milioni di dollari per l'ultimo anno del suo contratto, rendendosi così free agent. Denver, per l'anno prossimo, può ancora metterlo sotto contratto, ma senza offrirgli più di 8.7 milioni, un contratto annuale che lo porterebbe all'estate 2024, quando i Nuggets finalmente potrebbero ricompensarlo in maniera maggiore (con un contratto quadriennale da 55 milioni di dollari). Si tratterebbe, sommando i due accordi, di circa 12.6 milioni all'anno per cinque anni, una cifra cioè molto simile (leggermente superiore) ai 12.2 milioni di mid-level exception che molte squadre potrebbero mettere sul piatto in questi giorni per poter strappare Brown ai campioni NBA in carica. Limitando lo sguardo alla prossima stagione, un'offerta del genere sarebbe di 3.5 milioni superiore a quella di Denver (12.2 contro 8.7) ma se Brown accettasse il "trattamento Bobby Portis" - un accordo annuale seguito da una ricompensa, tattica già vista a Milwaukee con l'ala idolo di casa - tale differenza andrebbe sostanzialmente a venir meno.
Il sesto uomo e le rotazioni da allungare
La decisione ovviamente spetta al giocatore, che in carriera - finora - ha guadagnato appena più di 15 milioni di dollari totali. Se arrivasse sul mercato una squadra con spazio salariale e la volontà di investire molto su Brown, per lui potrebbe essere difficile resistere alla tentazione di capitalizzare un'annata positiva conclusa con il titolo NBA, anche perché la carriera di un giocatore è sempre soggetta alla variabile infortuni che può far cambiare - in un anno - molte idee nei progetti di giocatori e società. Brown però si era detto "desideroso" di difendere il titolo vinto contro gli Heat insieme ai suoi compagni, mantenendo intatto non solo il quintetto ma anche il sesto prezioso uomo delle rotazioni di coach Malone. Che quelle rotazioni le deve allungare il più possibile, e allora Denver prima del Draft ha scelto di acquisire da Indiana due scelte (la n°29 in fondo al primo giro e la n°32 all'inizio del secondo) in cambio della loro n°40 a questo Draft e della scelta al primo giro del prossimo anno. Denver ottiene così tre scelte - 29, 32 e 39, già in suo possesso - per provare a trovare al Draft un nuovo Christian Braun (pescato con la 21 lo scorso anno) o comunque qualcuno capace di contribuire da subito e allungare le rotazioni. In attesa di capire se l'anno prossimo avrà o non avrà ancora Bruce Brown.