Con la cessione di Richaun Holmes ai Dallas Mavericks, i Sacramento Kings avranno la possibilità di avere più di 30 milioni di dollari di spazio salariale nel prossimo mercato dei free agent, dandosi la possibilità di firmare Draymond Green — che ha già un grande rapporto con coach Mike Brown e sembra in uscita da Golden State
Tra le squadre con spazio salariale quest’estate, forse quella con maggiore potenziale per salire ulteriormente di livello sono i Sacramento Kings. Dopo l’eccellente stagione appena conclusa in cui sono tornati ai playoff con la testa di serie numero 3 della Western Conference, i californiani si sono mossi nella notte del Draft per posizionarsi al meglio in vista della free agency: la dirigenza guidata da Monte McNair ha utilizzato la scelta numero 24 (poi diventata Olivier-Maxence Prosper) per liberarsi del contratto di Richaun Holmes, spedito ai Dallas Mavericks. Una mossa dalla quale i Kings non hanno ricevuto niente in cambio nell’immediato, ma grazie alla quale hanno una via molto semplice per liberare più di 30 milioni di dollari nel monte salari: basterà rinunciare ai diritti su Harrison Barnes (la cui conferma era in discussione in ogni caso, vista la solidità dimostrata dal rookie Keegan Murray nel suo stesso ruolo) per darsi la possibilità di raggiungere un giocatore di alto profilo, e tutti gli indizi sembrano portare a Draymond Green.
Green fa il prezzo: sente di meritare 100 milioni di dollari
Il quattro volte campione NBA, come sappiamo, sarà free agent senza restrizioni e recentemente ha fatto il prezzo per se stesso, condividendo su Instagram una dichiarazione nella quale si diceva che valesse ancora 100 milioni di dollari. I Kings potrebbero assicurargliela con un contratto triennale o anche quadriennale, facendo leva non solo sui soldi ma anche sul suo rapporto personale con Mike Brown, per anni assistente allenatore di coach Steve Kerr agli Warriors e molto vicino a Green. E poi, ovviamente, la situazione salariale di Golden State non aiuta: pur essendosi liberati del contratto pesante di Jordan Poole, il loro monte salari rimane astronomico e un rinnovo attorno ai 30 milioni per Green proietterebbe la franchigia ben oltre il "second apron" (la seconda soglia che limita fortemente le possibilità di manovra delle franchigie sul mercato) a livello di stipendi. È pur vero che questi Warriors hanno la possibilità di vincere adesso, vista l’età di Curry, Thompson e il neo arrivato Chris Paul, e come ha ammesso il nuovo GM Mike Dunleavy "non possiamo vincere ad alto livello senza Draymond Green". Basterà a convincerli ad aprire il portafogli per trattenerlo oppure l’attrattiva di Sacramento (peraltro distante un’ora e mezza di macchina dalla Baia, permettendo a Green di non spostare la famiglia) sarà irresistibile?