Il neo-campione NBA con la maglia dei Denver Nuggets, preziosissimo sesto uomo nella scacchiere di coach Malone, capitalizza una stagione fenomenale e mette la firma su un contratto che gli porta nelle tasche il triplo (!) di quanto finora guadagnato in tutta la sua carriera NBA
Vincere un titolo NBA (da buon protagonista) e ritrovarsi free agent è solitamente una buona combinazione. L'ultimo esempio quello di Bruce Brown, svincolatosi dall'ultimo anno di contratto con i Nuggets per firmare un ricco biennale da 45 milioni di dollari con gli Indiana Pacers. La cifra appare ancora più significativa alla luce di due dati: Brown (42^ scelta al Draft 2018) finora in carriera aveva guadagnato un totale di 15 milioni di dollari (6.5 nell'ultima stagione), cifra che vede triplicata con la semplice firma in calce al contratto offertogli dai Pacers; le previsioni sul suo valore di mercato alla vigilia del via della free agency suggerivano che per prendere l'ex guardia di Denver sarebbe bastato mettere sul piatto l'eccezione da 12.4 milioni di dollari, mentre Indiana ha scommesso forte su Brown quasi raddoppiando l'importo annuale offerto - anche se va notato che la seconda stagione dell'accordo è vincolata a una team option, con la squadra cioè che si riserva la facoltà di uscire dal contratto al termine del primo anno.
Ottimo difensore (con ogni probabilità il migliore a disposizione di coach Rick Carlisle nel roster dei Pacers), a Denver Bruce Brown ha dimostrato capacità di playmaking secondario e buona affidabilità al tiro da tre punti, arma utilizzata molto di più nella sua ultima stagione in Colorado. La breve durata del nuovo contratto, peraltro, permette a Brown - solo 27enne - di tornare sul mercato ancora nella fase centrale della sua carriera, e di capitalizzare quindi una seconda volta gli ottimi miglioramenti dimostrati sul campo.