Il centro dei Phoenix Suns, reduce da una stagione con molte ombre e poche luci, si è sfogato davanti ai microfoni di Eyewitness News Bahamas: "Sento che il mondo intero mi odia, non c'è nessuno che faccia il tifo per me"
Le ultime due stagioni non sono state semplici per Deandre Ayton. Dopo aver recitato una parte da protagonista nella cavalcata che nel 2021 aveva condotto Phoenix a due sole vittorie dal titolo NBA, il centro ha faticato a mantenere la continuità di rendimento richiesta dalle ambizioni della squadra. I dissidi con coach Monty Williams, nel frattempo passato a Detroit, e la progressiva marginalizzazione nel gioco dei Suns, accentuatasi con l'arrivo in Arizona di Kevin Durant, ne hanno messo a dura prova la tenuta dal punto di vista psicologico. Più volte al centro di voci di mercato, ancora oggi, al di là delle dichiarazioni di rito da parte della dirigenza e di Frank Vogel, appena arrivato sulla panchina di Phoenix, il suo futuro appare incerto. E Ayton, in campo come fuori, sembra mostrare i segni delle difficoltà affrontate in questi due anni.
Lo sfogo di di Ayton: "Il mondo mi odia"
Ayton, che sta trascorrendo l'estate alle Bahamas, dove è nato e cresciuto, ha sfogato la frustrazione accumulata davanti alle telecamere di Eyewitness News. "Sento che il mondo intero mi odia. Per molti sono quello contro cui puntare sempre il dito, credo davvero di non avere tifosi". Nel corso del breve video twittato da Eyewitness News, Ayton ha però affermato di voler cambiare la percezione che il mondo esterno ha di lui e di "lavorare cinque o sei giorni alla settimana da quando la stagione si è conclusa con l'eliminazione dai playoff" per raggiungere questo obiettivo. Che scenda in campo con la casacca dei nuovi, lanciatissimi Phoenix Suns o meno, la prossima stagione si preannuncia come un crocevia decisivo per la prima scelta al Draft 2019.