Ospite di "CNBC", la stella dei Phoenix Suns ha confessato l'ambizione futura di diventare proprietario di una franchigia NBA. E, quando gli è stato chiesto il luogo ideale per realizzare questa ambizione, Durant ha scelto la città dove la sua carriera da professionista aveva avuto inizio nel lontano 2007
Quando "CNBC" e "Boardroom", la piattaforma media ideata da Kevin Durant e dal suo agente Rich Kleiman, hanno organizzato "Game Plan", l'idea era proprio quella di creare un evento che unisse sport e mondo degli affari. E Durant stesso, tra i relatori dell'evento insieme ad altri volti noti della NBA come Paolo Banchero e Jalen Green, ha tenuto fede all'idea originaria. Sollecitato sul suo futuro dopo il ritiro dal basket, l'MVP del 2014 ha confessato di coltivare l'ambizione di diventare proprietario di una franchigia. E, se dovesse scegliere dove, Durant avrebbe già in mente una destinazione preferita.
Ritorno a Seattle?
Durant, che nel corso dell'evento ha anche parlato delle sue attività nel settore della coltivazione e distribuzione di marijuana e dell'opera di convincimento nei confronti del commissioner Adam Silver per cancellarne la presenza dalla lista delle sostanze proibite per i giocatori NBA, si è acceso quando il conduttore ha nominato Seattle come possibile meta dei suoi investimenti futuri. "In un mondo ideale sarebbe fantastico" ha risposto Durant, per poi raccontare degli effetti benefici osservati in prima persona sullo sviluppo urbano di Oklahoma City con l'arrivo dei Thunder nel 2008. "Scommetto che ci sono moltissime città che sarebbero felici di ospitare una nuova franchigia NBA", ha aggiunto, ma "Seattle sarebbe proprio il posto ideale, la città merita di avere una squadra". Il futuro prossimo di Durant, quindi, potrebbe rivelarsi un ritorno al passato, visto che il due volte campione NBA ha giocato la sua stagione da rookie con la maglia dei Sonics, prima che la franchigia traslocasse in Oklahoma.
