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NBA, come in un romanzo di Don Winslow: Klay Thompson, il surf e i suprematisti bianchi

NBA
©Getty

Un episodio di razzismo occorso sulle spiagge della Florida è giunto alle orecchie del campione degli Warriors, che - da "amante del mare e del surf" - ha voluto far sentire la sua voce in una storia pubblicata su Instagram

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Questa è una storia che sembra preso di peso da un romanzo di Don Winslow. Arriva dalla Florida, e non dal confine tra California e Messico spesso teatro delle storie dello scrittore americano. Con uno "special guest" davvero speciale, Klay Thompson. Che in una story su Instagram ha voluto condannare un recente episodio occorso a un surfista di colore a Jupiter, in Florida, appunto. Una gang di surfisti bianchi "local" ha primo costretto un surfista di colore a uscire dall'acqua, poi gli ha rubato la tavola e per ultimo gliel'ha fatta ritrovare inchiodata a un albero davanti a casa, in un'immagine che richiama sinistre memorie di quelle pratiche di linciaggio che in passato ha riguardato tanti membri della comunità afroamericana. Un incidente che è arrivato alle orecchie anche del n°11 degli Warriors, che professandosi "un amante dell'oceano e un amante del surf" si è scagliato violentemente contro questo intollerabile episodio

"Vedere cos'è successo a Jupiter mi manda in bestia. Voi tutti, nazi-surfer, siete una specie in via di estinzione. Disgustosi. Chiunque abbia permesso lo sviluppo di questo comportamento tossico dovrebbe vergognarsi. Amerikkka al suo meglio. SMH", ha concluso Thompson. E quelle tre "k" (triste simbolo del Ku Klux Klan) al posto della consueta "c" non solo lì a caso, per evocare fantasmi che nessuno vorrebbe più vedere. 

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