Ospite del podcast di J.J. Redick "The Old Man and The Three", il veterano e quattro volte campione NBA ha detto la sua a proposito di uno dei giocatori più discussi degli ultimi anni. Secondo Iguodala, è proprio l'atteggiamento tenuto in campo da Brooks a permettergli di avere una carriera ai massimi livelli
ANDRE IGUODALA SI RITIRA, SARA' IN ITALIA A META' OTTOBRE | LEGGI L'ARTICOLO
Da una parte c'è uno dei veterani NBA più rispettati delle storia recente, fresco di ritiro dall'attività, dall'altra c'è uno dei giocatori più controversi e discussi della sua generazione. Eppure, diversamente da quanto ci si potrebbe aspettare, il primo ha stima del secondo. Andre Iguodala, ospite di J.J. Redick nel suo podcast "The Old Man and The Three", è infatti intervenuto nel dibattito che da diverso tempo circonda la figura di Dillon Brooks. "Ci sono giocatori che si trovano in NBA e che non sarebbero lì se non avessero quell'attitudine un po' pazza e quel tipo di percezione di sé stessi" ha spiegato Iguodala. "Prendo Dillon Brooks come esempio" ha poi proseguito l'ex Warriors, "c'è una certa dose di egoismo nel modo in cui si vedono giocatori come lui". Per Iguodala, però, quel tipo di mentalità non è necessariamente da giudicare come sbagliata o condannabile, in quanto è la premessa necessaria affinché determinati giocatori riescano prima ad arrivare e poi a rimanere nel campionato più competitivo e difficile al mondo. L'MVP delle Finals 2015 ha quindi riassunto così il suo pensiero: "Se Dillon Brooks non fosse pazzo, oggi non sarebbe in NBA".