L'ultimo messaggio mandato dall'MVP NBA in carica attraverso i suoi canali social ("È stata un'estate divertente", con tanto di risate al seguito) fa pensare che Joel Embiid sia tutt'altro che felice di aver visto le due principali rivali a Est rinforzarsi con Lillard (Milwaukee) e Holiday (Boston). Mentre Philadelphia è rimasta (quasi) immobile. Potrebbe essere un problema...
L'estate dei Philadelphia 76ers verrà ricordata per James Harden. Prima per aver chiesto la cesssione; poi (col suo obiettivo sempre più lontano) per aver chiamato pubblicamente Daryl Morey "un bugiardo" (e aver promesso "di non giocare mai più per una sua squadra") e non essersi presentato al raduno coi compagni il primo giorno di training camp. Così - mentre Milwaukee aggiunge Lillard al proprio roster e Boston risponde prendendo Holiday - a Philadelphia il nuovo arrivato si chiama Kelly Oubre Jr., free agent poco desiderato dalla maggior parte delle squadre NBA. La sua firma - e il rinnovo di Paul Reed - sono gli unici movimenti estivi dei Sixers, che intanto hanno incassato le parole di Joel Embiid: "Voglio vincere un titolo - ha detto l'MVP NBA in carica - che sia a Philadelphia o altrove". L'ultimo suo messaggio social ("È stata un'estate divertente") pare lasciar intendere che il n°21 dei Sixers sia tutt'altro che contento del (non) operato del suo front office, a maggior ragione se paragonato agli arrivi di Lillard e Holiday nelle due principali rivali per l'Est.
Il suo futuro personale sembra andare in una direzione (è al primo anno di un quadriennale da 213.2 milioni di dollari), quello della squadra non pare offrire le stesse garanzie: solo P.J. Tucker, Paul Reed, Jaden Springer, e Filip Petrusev sono sotto contratto oltre il termine della prossima annata. Cosa vuol fare Philadelphia? Dove vogliono andare i Sixers? Embiid se lo chiede con urgenza sempre maggiore. La risposta, probabilmente, passa da Harden. Che però, al "primo giorno di scuola", è quello che in America chiamano M.I.A., Missing In Action. Ovvero, disperso.