NBA, magliette vietate: il fantasma di Michael Jordan continua a perseguitare i Jazz

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Dallo Utah rimbalza una storia davvero incredibile: le lamentele dei tifosi - gli stessi che 25 anni fa hanno visto MJ negare ai Jazz due possibili titoli NBA - hanno convinto la società a ritirare dal mercato tute le t-shirt con il "Jumpman" associato al nome della propria squadra

Eppure è trascorso un quarto di secolo. Da quel tiro, famoso in tutto il mondo, ma ancora difficile da ricordare nello Utah. Ultimi secondi di gara-6, finali NBA 1998, Michael Jordan che mette a sedere Bryon Russell e segna il canestro che gli regala il sesto titolo della sua leggendaria carriera. In casa Jazz (già sconfitti dai Bulls di MJ anche nel 1997, sempre in finale NBA) il solo nome Michael Jordan è ancora causa di più di un mal di pancia. Per questo a molti tifosi deve aver fatto molto strano vedere esposte nello shop della squadra delle t-shirt con il logo del "Jumpman" e la scritta "Utah Jazz". Nulla di particolare, in realtà - solo la declinazione, squadra per squadra, per tutte le 30 franchigie della lega - di una linea di maglie prodotta da Jordan Brand in collaborazione con NBA. Strano abbastanza però da far sì che le lamentele dei fan dei Jazz convincessero gli uomini di marketing della franchigia a ritirare tutte le t-shirt in questione dagli scaffali dei loro negozi. Evitando così che un ricordo ancora molto doloroso venisse continuamente rivissuto a oltre 25 anni di distanza. 

PARIS, FRANCE - JANUARY 24: Michael Jordan attends a press conference before the NBA Paris Game match between Charlotte Hornets and Milwaukee Bucks on January 24, 2020 in Paris, France. (Photo by Aurelien Meunier/Getty Images)

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