NBA, infortunio a Jamal Murray, coach Malone gela tutti: "Stop più lungo del previsto"

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Le parole dell'allenatore dei Nuggets preoccupano i tifosi dei campioni NBA: l'assenza di Murray nella notte contro i Pelicans non sarà l'unica, perché il guaio al bicipite femorale della gamba destra "è uno di quegli infortuni che non vanno trascurati, altrimenti peggiorano". E allora Denver potrebbe essere costretta a fare a meno per qualche tempo della sua seconda superstar

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Quando all'inizio del secondo quarto della gara (vinta) contro i Chicago Bulls Jamal Murray ha chiesto di essere sostituito alla sua panchina, una nuvola nera si è addensata sopra i destini dei Denver Nuggets. Presa immediatamente la via degli spogliatoi, Murray non è più rientrato in campo e coach Michael Malone - che stanotte ha dovuto fare a meno della sua guardia titolare nella vittoria contro i Pelicans - ha fatto sapere che l'infortunio (un irrigidimento del bicipite femorale destro) terrà probabilmente fuori dal campo il n°27 dei campioni NBA per qualche tempo. "È un tipo di infortunio che preoccupa sempre, perché può farsi sentire a lungo: dovremo essere intelligenti nel gestire il suo ritorno in campo", ha detto l'allenatore di Denver. Difficilissimo, quindi, pensare di vedere Murray in campo nella prossima gara dei Nuggets, attesi a uno scontro diretto a Ovest già di una certa importanza contro i Golden State Warriors: "Non si tratta di un infortunio che si risolve con una o due gare di riposo", ha detto Malone. "Continueremo a confrontarci con i dottori ma immagino si tratti di qualcosa di più lungo di quanto sperassi. Dobbiamo mettere la cosa in prospettiva ed essere sicuri che sia completamente guarito prima di ritrovarlo in campo, perché se si soffre una ricaduto con questo tipo di infortunio, poi finisce per peggiorare - ed è esattamente quello che non vogliamo che succeda". 

Un fastidio muscolare simile Murray lo aveva avvertito anche durante il training camp, a inizio ottobre, ma Malone esclude qualsiasi relazione: "Si è fatto male nel secondo quarto contro i Bulls in una giocata specifica: ha sentito male e si è subito fermato". Per quanto, ancora, non si sa: ora toccherà a Reggie Jackson farsi avanti e prendersi i minuti lasciati liberi dallo stop di Murray. 

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