Mercato NBA, Kevin Durant è frustrato: a Phoenix è già allarme per il futuro

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Prima della sconfitta di Natale per mano di Luka Doncic e i Dallas Mavericks, il reporter di ESPN Adrian Wojnarowski ha parlato in diretta della crescente frustrazione di Kevin Durant nei confronti dei Phoenix Suns e di come sta andando questa stagione. Uno scenario che richiederà cambiamenti immediati, anche se la franchigia non ha più asset da poter usare sul mercato

Nonostante i 35 anni appena compiuti, Kevin Durant sta disputando una delle sue migliori stagioni in carriera, viaggiando a oltre 30 punti, 6 rimbalzi e 5.5 assist di media con percentuali eccezionali al tiro (52% dal campo, 47% da tre punti e 87.5% ai liberi). Nonostante il suo rendimento da candidato MVP e la salute che lo ha assistito (25 partite disputate sulle 28 totali della squadra), il record dei Phoenix Suns è sotto al 50%, con 14 vittorie e 15 sconfitte accumulate dopo il ko rimediato a Natale per mano di Luka Doncic e i suoi Dallas Mavericks. Al momento attuale i Suns — che nell’ultimo mese hanno perso 9 delle 12 partite giocate — sarebbero fuori anche dal torneo play-in, uno scenario impensabile per una franchigia che può contare su tre giocatori del calibro di Durant, Devin Booker e Bradley Beal. O almeno questo sulla carta, visto che i Big Three hanno disputato solamente 24 minuti insieme fino a questo momento, complici i tanti problemi fisici in particolare di Beal, sceso in campo solamente in 6 partite per un totale di 151 minuti nei quali non è sembrato neanche lontanamente l’All-Star ammirato a Washington.

Infortuni, record e supporting cast: i motivi della frustrazione di KD

Gli infortuni, il record di squadra e la sensazione che una delle ultime grandi stagioni della carriera possa finire senza neanche partecipare alla post-season hanno portato Durant a manifestare sempre più concretamente la propria frustrazione per come sta andando l’annata, facendo scattare l’allarme a Phoenix. Questo è quello che ha riportato il giorno di Natale Adrian Wojnarowski, parlando apertamente di "situazione che deve cambiare in fretta". "La frustrazione di Durant è palpabile" ha detto Woj. "In parte certamente è dovuta alle gare saltate da Bradley Beal. La squadra è stata costruita attorno alle tre stelle, e se il supporting cast è deludente è perché la profondità di squadra è stata sacrificata tutta nelle trade per Durant e Beal". I Suns però sapevano a cosa andavano incontro e sanno cosa c’è bisogno di fare per soddisfare KD: "La finestra di titolo di questa squadra è ridottissima e deve vincere in fretta, per come è stata costruita e per il fatto che Durant sta giocando a livello da All-NBA. C’è tantissimo in gioco per la franchigia, la situazione deve cambiare molto rapidamente". Il problema, però, è che avendo utilizzato tutti gli asset a disposizione nelle ultime due trade e avendo un monte salari astronomico (la squadra costa 237.5 milioni di dollari tra stipendi e luxury tax, solo Warriors, Clippers e Bucks costano di più), i margini di manovra per la dirigenza sono ridottissimi. Da qui alla deadline del mercato però qualcosa deve cambiare, e deve farlo in fretta.

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