Questa notte Cade Cunningham le ha provate davvero tutte per evitare la 27^ sconfitta consecutiva dei Detroit Pistons, segnando 37 dei suoi 41 punti nel solo secondo tempo con una serie di giocate spettacolari. Neanche le prodezze della prima scelta assoluta del Draft 2021 hanno impedito ai Pistons di realizzare il record di sconfitte in singola stagione nella storia NBA, e lo stesso Cunningham ha raggiunto un primato davvero poco edificante
31.8 punti, 4.8 rimbalzi, 6.8 assist, 1.4 recuperi, 57.7% dal campo e 41% da tre punti con l’83.3% ai liberi in 37 minuti di media. In altri momenti queste cifre nell’arco di cinque partite sarebbero valse il premio di giocatore della settimana, eppure nessuno in questo momento sta peggio di Cade Cunningham. Ancora una volta gli sforzi della prima scelta assoluta del Draft 2021 non sono serviti per interrompere una striscia di sconfitte che ha raggiunto proporzioni da record: con quella di questa notte in casa contro Brooklyn sono infatti 27 i ko consecutivi dei Pistons, che superano quindi le 26 dei Philadelphia 76ers del 2013-14 e dei Cleveland Cavaliers nel 2010-11 per diventare la squadra più perdente in singola stagione nella storia della lega. A salvarli dal primato storico ci sono ancora i Sixers del 2015, che nell’arco di due stagioni persero ben 28 partite consecutive (10 per concludere il 2014-15 e le prime 18 del 2015-16), ma con una trasferta prevista sul campo della miglior squadra NBA, i Boston Celtics ancora imbattuti in casa (14-0), ci sono davvero poche speranze di evitare anche il 28° ko in fila.
Nessuno come Cunningham: 10 partite da almeno 30 punti e mai una vittoria
Cunningham le ha provate davvero tutte per evitare di arrivare a 27 già stanotte: dopo un primo tempo da soli 4 punti al termine del quale i Pistons sono riusciti ad andare sotto all’intervallo sprecando un vantaggio di 14 lunghezze accumulato a metà primo quarto, il leader di Detroit si è caricato la squadra sulle spalle realizzando 37 punti solamente nella ripresa, con una sua tripla dalla punta che aveva dato il +5 ai suoi a 8:10 dalla fine sul 97-92. I Nets però guidati da Mikal Bridges e Cam Johnson hanno chiuso la partita con un parziale di 26-15, portando i tifosi di casa a cantare di nuovo “Sell the team” nei secondi finali dell’ennesima sconfitta. I 41 punti di Cunningham — di cui 18 solamente nel terzo quarto — non rappresentano il suo massimo in carriera, fissato settimana scorsa ad Atlanta con 43, ma sono comunque a loro modo storici: mai nessun giocatore nella storia della NBA era uscito sconfitto da tutte le prime dieci gare da 30 o più punti della sua carriera. Avete capito bene: Cunningham ha sempre perso quando ha segnato almeno 30 punti. Probabilmente è anche per questo che dopo la partita ha alzato la voce in spogliatoio, esortando i compagni a "non abbandonare la nave che affonda". "Non ho cercato lati positivi, solo di essere realista. Non c’è niente di positivo nella situazione in cui ci siamo cacciati, perciò dobbiamo scavare a fondo e tirarcene fuori" ha detto dopo il match. "Non possiamo sfuggirne. È un peso che ci portiamo addosso ogni giorno, ovunque andiamo. La situazione è dura". A Boston nella notte tra venerdì e sabato, in casa contro Toronto in quella tra domenica e lunedì: ai Pistons e a Cunningham rimangono solo due opportunità per non diventare ufficialmente la squadra più perdente nella storia NBA.