Era dal 13 febbraio 2008, quasi 16 anni fa, che un giocatore degli Utah Jazz non realizzava una tripla doppia in una partita di regular season. A registrarla è stato Jordan Clarkson con 20 punti, 10 rimbalzi e 11 assist nell’ampia vittoria contro i Dallas Mavericks: per ritrovarne un’altra uscendo dalla panchina come quella di Clarkson bisogna tornare indietro di oltre 40 anni
Secondo i dati condivisi dagli Utah Jazz, tra le ultime due triple doppie di un giocatore della franchigia di Salt Lake City sono passati ben 5.800 giorni. Era il 13 febbraio 2008, quasi 16 anni fa, quando Carlos Boozer chiuse una partita contro i Seattle Supersonics (al loro ultimo anno di vita prima del trasferimento a Oklahoma City) con 22 punti, 11 rimbalzi e 10 assist in una vittoria per 112-93. Da quel giorno in poi i Jazz hanno disputato 1.256 partite senza neanche una tripla doppia, un dato incredibile se si considera che nel frattempo nel resto della NBA ben 165 giocatori diversi ne hanno realizzata almeno una per un totale di 1.204 triple doppie. Stanotte, però, finalmente è arrivato Jordan Clarkson, che ha dovuto attendere la 685^ partita della sua carriera (728 se si considerano i playoff) per firmare la prima, rimanendo in campo fino a 2:28 dalla fine per catturare l’ultimo rimbalzo che gli serviva, chiamando immediatamente timeout dopo averlo recuperato facendo esplodere i suoi compagni in panchina.
Clarkson in tripla doppia 40 anni dopo Eaton, ma ai playoff...
Per lui alla fine ci sono 20 punti, 10 rimbalzi e 11 assist, la prima tripla doppia uscendo dalla panchina per i Jazz dai tempi di Mark Eaton, che il 5 febbraio 1983 (quindi più di 40 anni fa) chiuse con 12 punti, 14 rimbalzi e 12 stoppate. A dir la verità una tripla doppia "recente" per i Jazz ci sarebbe: è quella realizzata da Ricky Rubio il 21 aprile 2018 contro gli Oklahoma City Thunder, chiudendo con 26 punti, 11 rimbalzi e 10 assist. Si trattava però di una partita di playoff, e come è noto nella NBA la regular season e la post-season vengono trattate come due entità separate quando si tratta di record: Clarkson allora può rallegrarsi di aver spezzato una maledizione che tanti altri All-Star — da Deron Williams a Andrei Kirilenko, da Gordon Hayward a Donovan Mitchell fino a Rudy Gobert, Mike Conley e Lauri Markkanen, giusto per limitarci a quelli nominati per l’All-Star Game — non sono riusciti a interrompere.