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NBA, Lakers: ora servono subito idee per uscire dal periodo buio

NBA

Nella notte è arrivata la 9° sconfitta nelle ultime 12 partite per LeBron James e compagni, che dopo la vittoria della NBA Cup sono entrati in un periodo nero che ora si fa preoccupante. La classifica dice infatti che i Lakers hanno più sconfitte che vittorie (17-18) e che il posto al play-in comincia ad essere fortemente in bilico. Urge quindi trovare una via d'uscita, magari ricorrendo al mercato

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Sembra trascorsa un'eternità, ma in realtà sono passate poco più di tre settimane da quando i Lakers battevano gli Indiana Pacers aggiudicandosi la prima NBA Cup della storia. Un successo dal valore aleatorio secondo molti, ma comunque un successo, passo che sembrava presagire ad una stagione solida e possibilmente foriera di ulteriori soddisfazioni. Dopo la finale di Las Vegas, però, i gialloviola hanno registrato un calo fisico e di rendimento impressionante, collezionando 3 vittorie e 9 sconfitte. L'ultima di queste sconfitte è arrivata nella notte tra le mura amiche della Crypto.com Arena per mano degli Heat, privi della loro stella Jimmy Butler. Quella con Miami, seguita alla netta battuta d'arresto contro New Orleans, era la seconda partita di un mese di gennaio in cui il calendario consentirà ai Lakers di giocare 11 delle 12 partite in programma a Los Angeles, incluso il derby con i Clippers. Qualche motivo di ottimismo, quindi, ci sarebbe, almeno sulla carta. Tuttavia la squadra, al momento senza gli infortunati Rui Hachimura e D'Angelo Russell, non ha dato grandi segnali di ripresa nella sfida contro Bam Adebayo e compagni. Il clima, in casa Lakers, non è dei migliori, fatto confermato dall'inusuale fuga di LeBron James nel dopo partita. La stella gialloviola non ha voluto parlare con i media, lasciando l'incombenza ai compagni e soprattutto al coach Darvin Ham. "Se continuiamo su questi binari" ha esordito Ham in sala stampa, "non andremo da nessuna parte", per poi sottolineare il peso delle assenze che, a suo parere, non consentirebbero di trovare la giusta continuità alla squadra: "È dura trovare il ritmo giusto quando sei costretto a cambiare il quintetto iniziale ad ogni partita".

Le scuse sono finite, si cercano soluzioni

Al di là delle giustificazioni di rito, però, sulla sponda gialloviola di Los Angeles è arrivata l'ora di concentrarsi sulle possibili soluzioni alla crisi ormai palese della squadra. "Non lasceremo nulla di intentato" ha ribadito Ham sempre durante la conferenza stampa seguita alla sconfitta contro Miami, "le proveremo tutte per raddrizzare la situazione". Al momento, tuttavia, secondo il coach quel "nulla di intentato" avrebbe a che vedere con soluzioni interne piuttosto che con il mercato. "Dobbiamo attaccare ed essere più aggressivi, ma abbiamo bisogno che i ragazzi si prendano delle responsabilità" ha chiarito Ham, parlando soprattutto dei giocatori arrivati ai Lakers durante l'estate, "Li abbiamo portati qui perché sappiamo cosa possono darci, ora è arrivato il momento che facciano un passo in avanti e trovino il modo di aiutare la squadra". Ham, infine, non ha escluso un ritorno al quintetto con Russell, Vanderbilt e Reaves ad affiancare James e Davis che tanto aveva fatto bene nella seconda parte della scorsa stagione e che in questa prima parte di regular season è stato di fatto abbandonato per sperimentare nuove alchimie tattiche. Alchimie che, visti gli scarsissimi risultati, saranno probabilmente archiviate in fretta.

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