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NBA, Booker eterno snobbato tra gli All-Star: non è tra le 10 guardie più votate a Ovest

NBA
©Getty

Rese note le prime indicazioni di voto dei tifosi in vista dell'All-Star Game di Indianapolis, il nome che fa più rumore tra gli assenti è quello di Devin Booker, che con una gara di "popolarità" come la partita delle stelle ha un rapporto difficile. Solo una volta ci ha partecipato da convocato (seppur come riserva) e nelle altre due occasioni sempre per sostituire un infortunato. Eppure le cifre parlano per lui

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Era il febbraio 2021, è come se fosse oggi. Il tweet di LeBron James non ammetteva repliche: "A nessuno nella lega viene mancato di rispetto come a Devin Booker". Che in quel febbraio 2021 veniva escluso dai convocati all'All-Star Game di Atlanta, il primo post-pandemia. Alla fine ci sarebbe stato, tra gli All-Star, ma solo come rimpiazzo di un infortunato (Anthony Davis). Lo stesso era successo l'anno prima (stavolta per sostituire Damian Lillard). Insomma: delle tre convocazioni ricevute per l'All-Star Game, solo una volta Booker si è meritato l'inclusione diretta, nel 2022 (comunque da riserva) mentre nel 2023 un lungo infortunio all'inguine lo aveva virtualmente messo fuori gioco. Resta il fatto che oggi, all'indomani della pubblicazione delle prime indicazioni di voto dei tifosi, tra le dieci guardie della Western Conference il nome del n°1 dei Suns ancora una volta non figura (ci sono invece Austin Reaves e Klay Thompson). Vero, Booker ha saltato 8 delle prime 10 gare stagionali, ma da lì in poi è sempre stato in campo e le sue cifre sono eccellenti: solo in dieci in tutta la NBA segnano più dei suoi 26.7 punti a partita, a cui il giocatore dei Suns aggiunge anche 7.8 assist a sera, dato che gli vale il 7° posto tra i migliori passatori della lega. Si può dire che Phoenix stia facendo più fatica del previsto (più che altro per la prolungata assenza di Bradley Beal) ma un record comunque positivo (18-16) è un qualcosa che né i Lakers di Reaves (17-18) né gli Warriors di Thompson (16-18) possono vantare. 

E allora perché non c'è il nome di Booker tra i candidati All-Star? Nel 2021 aveva risposto così: "Oggi è tutto marketing, entertainment, non è più la NBA di una volta. Ma ne facciamo parte, e ci deve andar bene così". Probabile che la sua opinione non sia cambiata. In attesa dei voti degli allenatori. 

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