A metà del 3° quarto la sfida tra Lakers e Grizzlies è in perfetta parità a quota 75 e un contatto non sanzionato dagli arbitri tra LeBron James e Jaren Jackson Jr. fa infuriare Taylor Jenkins. Il coach di Memphis entra addirittura in campo mentre gli avversari provano ad andare in contropiede, rischiando l'espulsione ma cavandosela solo con un fallo tecnico
La partita dei suoi Grizzlies sarebbe poi finita in trionfo, con un grande finale a sigiillare la vittoria 127-113 sul parquet della Crypto.com Arena di Los Angeles, ma a metà del 3° quarto Taylor Jenkins non lo poteva ovviamente sapere. Ciò che il coach di Memphis sapeva, o quantomeno ciò di cui era convinto, era che gli arbitri stessero abbuonando troppi falli agli avversari. Così, su un contatto tra LeBron James e Jaren Jackson Jr., rimasti avvinghiati nel tentativo di impossessarsi del pallone, Jenkins ha perso il controllo ed è addirittura entrato in campo, impedendo ai Lakers di scappare in contropiede. Un gesto che sarebbe potuto costargli l'espulsione, ma che per fortuna sua e dei Grizzlies ha generato solo un fallo tecnico. L'allenatore, riportato alla calma dalla paziente opera degli assistenti e dei giocatori di Memphis, con Ja Morant in prima fila a fare da paciere, ha poi visto la squadra mettere in mostra una grande reazione che ha quindi generato il colpo in trasferta. "Sono cose che non si possono fare e me ne prendo la piena responsabilità" ha dichiarato Jenkins dopo la partita, specificando di aver già chiesto scusa al collega Darvin Ham e ribadendo che nelle sue intenzioni c'era solo la volontà di difendere i suoi giocatori, a suo parere maltrattati dai Lakers senza il necessario intervento degli arbitri.