Ospite del podcast "7 PM in Brooklyn", il grande ex ha rispolverato una polemica vecchia di quasi dieci anni. A Carmelo Anthony non sarebbe andata giù la decisione da parte dei Nuggets di lasciare che Nikola Jokic, già nell'anno da rookie, indossasse la sua maglia numero 15. E anche a distanza di tempo 'Melo non sembra aver dimenticato quella che lui ritiene ancora oggi una grave mancanza di rispetto
Ci sono ferite che il tempo non rimargina e che, prima o poi, tornano a far male. Nel caso di Carmelo Anthony la ferita risale ormai a quasi dieci anni fa, quando 'Melo era già da tempo passato ai New York Knicks e a Denver, dove l'ex Syracuse aveva trascorso le sue prime sette stagioni NBA, decidevano di affidare la maglia numero 15 a un rookie di speranze poco più che discrete appena arrivato dalla Serbia. Ospite del podcast "7 PM in Brooklyn", Anthony è infatti tornato su una vecchia polemica (a buon ragione) dimenticata dai più, ma evidentemente non dal diretto interessato. "È stata una mossa meschina" ha dichiarato 'Melo, "ci sono un sacco di numeri tra cui scegliere e loro hanno semplicemente detto: tieni, prenditi pure la 15". L'episodio risale al 2015, quando i Nuggets inserivano a roster la loro 41° scelta al Draft dell'anno precedente: un certo Nikola Jokic. Il due volte MVP, però, secondo Anthony non avrebbe grandi colpe in merito: "Hanno messo in mezzo Jokic, lui non sapeva che c*zz# significasse quella maglia oppure voleva rendermi omaggio, non ne ho idea. Quello che so è che i Nuggets gli hanno dato il mio numero nel tentativo di cancellare quello che avevo fatto per la franchigia". Quello che invece Anthony non sa, o forse non ricorda, è che nel frattempo il suo numero 15 era già finito sulle spalle di un altro giocatore di Denver, peraltro assai meno talentuoso di Jokic. Durante la stagioni 2012-13 e 2013-14, infatti, i Nuggets l'avevano concesso a Anthony Randolph, futura stella del Real Madrid.