NBA, Davis firma la seconda tripla doppia della carriera, ma si prende tutte le colpe

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Questa notte Anthony Davis ha firmato la sua seconda tripla doppia della carriera, chiudendo con 15 punti, 15 rimbalzi e 11 assist aggiungendo anche 4 stoppate. Le cifre del tabellino finale però non raccontano l’intera serata, nella quale AD ha sbagliato 16 dei 21 tiri tentati con ben 6 palle perse: "La colpa della sconfitta è mia, non ho fatto il mio lavoro stasera" ha detto dopo la partita

A volte si tende a far corrispondere un’ottima prestazione individuale con le cifre scritte sul tabellino, ma non sempre i numeri raccontano la realtà — o almeno, non tutta la verità. Prendete il caso di Anthony Davis questa notte: il lungo dei Los Angeles Lakers è tornato a realizzare una tripla doppia, solo la seconda della sua carriera dopo quella firmata nel 2018 con la maglia dei New Orleans Pelicans, curiosamente sempre contro gli Utah Jazz come stanotte. Davis ha chiuso con 15 punti, 15 rimbalzi e 11 assist aggiungendo anche 4 stoppate nei quasi 40 minuti in cui è rimasto in campo, cifre che normalmente andrebbero elogiate, ma a cui fanno da contraltare anche il pessimo 5/21 nei tiri tentati dal campo e le 6 palle perse commesse, per un plus-minus finale di -12. Davis, soprattutto, non è riuscito a portare i Lakers al successo facendo le veci di LeBron James, fuori per un infortunio alla caviglia sinistra: forse è anche per questo che dopo il match è stato particolarmente duro nei suoi stessi confronti. "La colpa è tutta mia, non ho fatto il mio lavoro stasera" ha detto a seguito del match. "Tutto quello che ci capita ce lo facciamo da soli: le palle perse, la cattiva esecuzione, la nostra mancanza di attenzione ai dettagli ci ha portati a perdere quattro partite in fila. Eravamo riusciti a sistemare un po’ di cose e a vincere le ultime due, abbiamo dimostrato di poterlo fare nel corso della stagione, ma è difficile accettare il risultato quando ti fai così tanto male da solo. Quando sono le altre squadre a batterci, allora puoi accettare il risultato, ma così no".

Massimo stagionale per D'Angelo Russell: "Non so più cosa pensare"

Anche D’Angelo Russell, reinserito in quintetto al posto di James, non è riuscito a invertire la rotta nonostante il suo massimo stagionale da 39 punti. "Quando il nostro attacco funziona, la difesa non va. Quando la difesa va, il nostro attacco non funziona. Non so davvero cosa pensare a questo punto" ha detto Russell, che è tornato a parlare con la stampa dopo essersi sottratto alle interviste per diverse partite, evidentemente scontento per il suo ruolo in squadra. I Lakers sono ora due partite sotto il 50% di vittorie, scivolando all’undicesimo posto a Ovest e quindi fuori dalla zona play-in, per quanto gli Houston Rockets decimi siano solo una partita più su di loro.

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