L'allenatore di Sacramento prende con ironia la punizione inflittagli dalla lega (50.000 dollari di multa) dopo lo sfogo contro l'arbitraggio nella gara tra i suoi Kings e i Bucks. "La mia compagna è infuriata: le avevo promesso che l'avrei portata a sciare e che saremmo stati al Ritz-Carlton, ma ora se non ci fanno un bello sconto..."
Che la NBA non lasciasse impunito lo sfogo di coach Mike Brown sull'operato degli arbitri dopo la sconfitta dei suoi Kings contro i Bucks era scontato. La multa è arrivata, e si è trattato di una multa salata: 50.000 dollari, una cifra che anche a un capo-allenatore NBA non è indifferente. O almeno, così ha voluto far credere Brown, che in conferenza stampa ha commentato così la punizione inflittagli dalla lega: "La mia compagna, Rochelle, è infuriata con me, perché le avevo promesso che per l'All-Star break l'avrei portata a sciare e a spassarcela un po', visto che Sacramento è vicino al Lake Tahoe. Volevamo andare al Lake Tahoe, stare al Ritz-Carlton e godercela un po', anche insieme a mio nipote, ma oggi l'ho chiamata e le ho detto che probabilmente non sarà più possibile farlo, a meno che il Ritz-Carlton - che è un posto stupendo - non ci faccia un bello sconto". Un modo, ironico, per chiudere uno sfogo duro e voltare pagina.
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