I Pistons restano davanti fino a metà del quarto quarto contro i Bucks, per merito soprattutto della loro panchina: 85 punti segnati (massimo stagionale NBA) dalle riserve di coach Williams, e l'azzurro porta il suo contributo con una serata perfetta al tiro: 1/1 da tre punti e 5/5 in lunetta
"Non il risultato che speravamo, ma sono contento del mio debutto. La strada davanti è ancora lunga. Non mollare mai". Danilo Gallinari affida a X (ex Twitter) le parole per commentare il suo esordio in campo con la maglia dei Detroit Pistons, la peggior squadra della NBA (4 vinte, 38 perse dopo il ko contro Milwaukee) e la settima franchigia per cui è sceso in campo nella sua ormai lunga carriera NBA. Si dice contento, l'azzurro, e non potrebbe essere altrimenti, tanto dal punto di vista personale (perfetto al tiro nei 16 minuti trascorsi in campo: 1/1 dal campo, con una tripla, e 5/5 in lunetta), quanto dal punto di vista dello sforzo di squadra, con Detroit che a metà dell'ultimo quarto era ancora davanti nel punteggio contro i Bucks, la seconda miglior squadra della Eastern Conference.
Gallinari e la panchina dei Pistons: numeri da record
Il merito di aver reso una partita all'apparenza senza storia in una gara equilibrato è stato soprattutto della panchina dei Detroit Pistons, che con la lineup formata da Alec Burks, Ausar Thompson, Marcus Sasser e proprio Gallinari ha collezionato la bellezza di 85 punti, il massimo mai fatto registrare da qualsiasi second unit NBA finora in questa stagione. Per il "Gallo" - in campo con la maglia n°12, un omaggio al numero indossato in carriera da papà Vittorio - 8 punti in 16 minuti, con anche 3 assist, nella sua prima gara da Pistons. Oltre alle solite parole positive nel post-partita: c'è bisogno anche di questa attitudine nello spogliatoio di Detroit, che rischia di concludere l'annata con il peggior record di sempre nella storia della lega.