Da una parte mancano Khris Middleton, dall'altra Joel Embiid, ma nella prima delle due sfide in programma per l'NBA Sundays emerge tutta la differenza tra due squadre al momento protagoniste di traiettorie molto diverse. Giannis Antetokounmpo (30 punti e 12 rimbalzi) e Damian Lillard (24 punti e 9 rimbalzi) trascinano i Bucks ad una netta vittoria sul campo di Philadelphia per 98-119
La pausa per l’All-Star Weekend sembra proprio aver giovato a Milwaukee, perché dopo aver vinto a Minnesota venerdì sera i Bucks piazzano un altro colpo in trasferta imponendosi a Philadelphia. Le assenze di Khris Middleton da una parte e di Joel Embiid dall’altra pesano evidentemente in maniera diversa, perché la profondità del roster dei Bucks concede a Doc Rivers rotazioni che non alterano troppo la qualità media dei quintetti di volta in volta schierati. La stessa cosa non vale per Nick Nurse, perché senza l’MVP in carica i Sixers faticano su entrambi i lati del campo, non riuscendo a contenere le incursioni di Giannis Antetokounmpo (30 punti e 12 rimbalzi) e Damian Lillard (24 punti e 9 assist) e tribolando non poco per trovare soluzioni decenti in attacco. Dopo un 1° quarto tutto sommato equilibrato, con i padroni di casa comunque sempre costretti ad inseguire, i Bucks scappano a metà del 2° quarto con un parziale di 10-0. Milwaukee, da lì, prende il largo e chiude all’intervallo avanti 69-48.
Un roster più profondo e due stelle quasi immarcabili
A separare le due squadre, poi, non è solo la qualità media dei giocatori a roster. Anche quando Philadelphia prova a rientrare in partita spingendo sul contropiede guidato da Tyrese Maxey (24 punti e 7 assist), infatti, Milwaukee risponde con i giochi a due tra Antetokounmpo e Lillard o con le giocate singole dei due, che puniscono i pur volenterosi tentativi della difesa dei Sixers. Sixers che riescono a non farsi travolgere del tutto e a ricucire fino al -10 grazie soprattutto a un DeAnthony Melton (16 punti) che entrando dalla panchina dà una scossa ai suoi. Dall’altra parte, però, a proposito di energia dalla panchina c’è un Bobby Portis da 17punti e 5 rimbalzi che non consente a Milwaukee di calare troppo a livello d’intensità. E proprio sull’intensità difensiva dei Bucks si infrangono le ultime, flebili speranze di rimonta di Philadelphia che finisce per cedere 98-119