NBA, Donte DiVincenzo: "Giocare con Steph Curry mi ha cambiato la carriera"

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Ai Knicks, Donte DiVincenzo sta vivendo la stagione della sua definitva consacrazione in NBA. La guardia ex Villanova è diventata un elemento insostituibile per coach Tom Thibodeau, prima di tutto in ragione della sua abilità al tiro dalla lunga e anche dalla lunghissima distanza. Un'abilità, ha raccontato lo stesso DiVincenzo a "The Athletic", affinata durante l'anno trascorso a Golden State con lo specialista per eccellenza in materia

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"Io credo che chi ha successo seguendo il percorso di Steph abbia prima di tutto capito una cosa: ok, non potrò mai essere come lui perché Curry è in una stratosfera tutta sua, ma come posso ricalcarne le orme?". Secondo Donte DiVincenzo il segreto della sua grande stagione in maglia Knicks sta tutto qui, nell'aver seguito le orme del maestro con cui ha condiviso l'annata precedente a Golden State. Molto del successo incontrato dall'ex Villanova nella sua nuova esperienza a New York, dove sta viaggiando a 13.9 punti di media in poco meno di 26 minuti giocati a partita, sta in effetti nell'efficacia dalla lunga e lunghissima distanza, ovvero le specialità in cui Curry eccelle come nessun altro. Al momento DiVincenzo sta tirando con un ottimo 41.6% da tre, dato migliore della sua carriera in NBA, prendendosi ben 7.6 triple a partita, anche in questo caso dato mai visto prima nella sua avventura da professionista. Non solo, nella sua prima stagione agli ordini di coach Tom Thibodeau DiVincenzo ha preso quasi un terzo delle sue conclusioni da tre ben oltre gli otto metri dal canestro, realizzandole con il 40%. "Guardando Steph ho imparato l'importanza del posizionamento di spalle e piedi, anche quando capita di prendere il tiro in corsa mentre stai andando a mille all'ora" ha confessato il numero zero dei Knicks a "The Athletic". Non solo, di base, secondo DiVincenzo, l'importante è emulare Curry senza illudersi di diventare come lui: "Tutti vorrebbero essere come Steph, ma ad un certo punto ti guardi nello specchio e capisci che non è possibile. Lui è di un altro pianeta, e lo sta dimostrando stagione dopo stagione". Anche se non è diventato il nuovo Curry e probabilmente non lo diventerà mai, dopo l'anno vissuto accanto al maestro DiVincenzo si è comunque trasformato in uno dei tiratori più letali di tutta la lega.