NBA, LeBron James: "Nessun primato è eterno: ogni record è fatto per essere battuto"

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Tra i giocatori in attività non c'è nessuno sopra i 30.000 punti in carriera, mentre il n°23 dei Lakers da oggi veleggia sopra 40.000. Eppure in conferenza stampa LeBron insiste nel non voler considerare come "imbattibile" il nuovo traguardo da lui toccato. E aggiunge: "Odio averlo raggiunto in una partita che abbiamo perso"

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"Per me la cosa più importante è vincere: odio il fatto che questo traguardo sia arrivato in una nostra sconfitta". LeBron James nel post-partita è costretto a celebrare l'ennesimo traguardo di una carriere leggendaria ma mette subito in chiaro che l'obiettivo (suo e dei Lakers) dev'essere un altro. I campioni NBA - gli stessi che l'anno scorso avevano affrontato e battuto in finale di conference i gialloviola, impedendo loro l'accesso alle finali - hanno rovinato la festa nel giorno dei suoi 40.000 punti in carriera, ma "King" James si sofferma comunque sul traguardo raggiunto: "Conosco la storia di questa lega, e i grandi giocatori che ci sono passati: essere il primo di sempre a collezionare questi numeri è bello, fa piacere". Ma LeBron è il primo a sapere che nessun record può essere considerato eterno: "Ci sono tantissimi giocatori che sanno segnare, non so dirvi oggi se qualcuno potrà battere questo mio record ma ogni primato è fatto per essere battuto. Mai dire mai. 

Si pensava che il record di Oscar Robertson - una tripla doppia di media in stagione - non potesse mai essere infranto. Poi Russell Westbrook ce l'ha fatta, e oggi Jokic e Doncic vanno in tripla doppia quasi ogni sera", ha spiegato LeBron. Che forse ha ragione, ma di sicuro ha un vantaggio notevole sulla competizione: tra i giocatori in attività, infatti, nessuno ha ancora superato quota 30.000. Il record di "King" James resterà suo ancora per un bel po'. 

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