A San Antonio è andata in scena una sfida di altissimo profilo tra Jalen Brunson e Victor Wembanyama. Il playmaker ha firmato il suo massimo in carriera da 61 punti, a uno solo dal record di franchigia di Carmelo Anthony, ma i suoi Knicks hanno perso al supplementare contro gli Spurs di un Victor Wembanyama da 40 punti, 20 rimbalzi e 7 assist. Nella storia della NBA c’è un solo precedente vecchio di 63 anni per due prestazioni del genere nella stessa partita
"Non ho mai visto così tanta grandezza prima di questa stagione, ne voglio far parte e voglio poter competere con tutti questi grandi giocatori. So che non sono ancora al loro livello, ma ci sto arrivando" dice Victor Wembanyama con gli occhi che si illuminano. Sulla prima parte non si può che dargli ragione, sulla seconda — quando dice di non essere al loro livello adesso — invece qualche dubbio già c’è. Perché il duello andato in scena questa notte a San Antonio con Jalen Brunson è uno di quelli che, se fossimo ancora negli anni ’90, verrebbe raccolto in un VHS ad hoc. Il playmaker dei New York Knicks, infatti, ha firmato il suo massimo in carriera da 61 punti, fermandosi a una tripla sbagliata a 5.3 secondi dal termine dell’overtime dal superare i 62 di Carmelo Anthony nel 2014 contro gli Charlotte Bobcats. I suoi 38 punti nel solo secondo tempo pareggiano il record di franchigia appartenuto a Patrick Ewing nel 1995 e sono stati tutti necessari per rimontare da -21, realizzando 25 dei 47 tiri tentati (non se ne provavano così tanti dai 50 di Kobe Bryant nella sua ultima partita della carriera) e polverizzando il suo precedente career-high da 50 punti dello scorso 15 dicembre.
Wembanyama risponde con 40+20: "Diventerà uno dei più grandi"
Purtroppo per Brunson e per i Knicks, però, dall’altra parte c’era Victor Wembanyama, che a sua volta ha registrato una prestazione storica: 40 punti (suo nuovo massimo in carriera), 20 rimbalzi, 7 assist, 2 recuperi, 1 stoppata, 13/22 al tiro di cui 4/9 da tre e 10/12 ai liberi (tra cui i due per pareggiare nell'ultimo minuto dei regolamentari) in meno di 38 minuti, portando gli Spurs alla terza vittoria consecutiva (prima volta che accade in stagione). "Diventerà uno dei più grandi della storia del gioco" ha detto Brunson sul suo "rivale". "Per il modo in cui è costruito e per quello che è riuscito a fare finora. Ho molto rispetto per lui ed è sicuramente molto difficile anche solo tirargli sopra". Wembanyama ha segnato 5 punti con 2 rimbalzi e un recupero nel supplementare, a cui si aggiungono i 13+6 nel quarto periodo per rispondere alle giocate di Brunson, che è arrivato con il fiato un po’ corto nell’overtime (1/5 al tiro) senza riuscire a trovare viaggi in lunetta che gli permettessero di respirare, come si è lamentato coach Tom Thibodeau durante e dopo il match.
L’unico altro precedente è vecchio di 63 anni (ed è una partita storica)
Coach Gregg Popovich, che un paio di partite in NBA le ha allenate, sostiene di "non aver mai visto una sfida del genere", ma in realtà la memoria non lo aiuta. Esiste infatti un precedente di una sfida del genere in cui un giocatore chiude con 60 punti e un altro risponde con 40+10: bisogna ritornare all’8 dicembre 1961, quando Elgin Baylor ne segnò 63 per i Los Angeles Lakers e Wilt Chamberlain rispose con 78 punti (terza miglior prestazione della storia NBA) e 43 rimbalzi per i suoi Philadelphia Warriors, uscendo però sconfitto per 151-147. Brunson e Wemby non sono a quel livello, ma il loro duello verrà ricordato anche negli anni a venire.