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NBA, Lou Williams racconta: "In una settimana ho comprato una Ferrari e una Lamborghini"

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©Getty

L'ex sesto uomo NBA (tre volte vincitore del premio destinato a chi esce dalla panchina) ha raccontato in un podcast i pericoli di uno stile di vita un po' troppo "allegro" con i guadagni NBA. "Una carriera in media dura 4 anni: e dopo 5 anni dalla fine sono in tanti quelli che si ritrovano al verde"

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Non si può dire che Lou Williams non conosca la NBA. Ci ha giocato per 17 anni (vincendo per tre volte il premio di sesto uomo dell’anno), in città conosciute (la “sua” Atlanta) e in altre grandi metropoli, negli Stati Uniti (Los Angeles, Houston e Philadelphia) e in Canada (Toronto). Personaggio di autentico culto – è risaputo il suo ménage a tre familiare, nel quale si divide tra due compagne – nel corso dell’ultima puntata del suo podcast con Spank Horton, “The Underground Lounge”, Williams ha messo in guardia i giocatori più giovani dal pericolo di finire sul lastrico nonostante gli ingenti assegni NBA. Partendo da un dato: “La durata media della carriera di un giocatore NBA è di quattro anni”, dice, per poi aggiungere: “E dopo cinque anni in tanti si ritrovano al verde”. Succede così, secondo Williams: “Mettiamo che guadagni 5 milioni di dollari all’anno… Metà van via in tasse, e sono già 2.5. Poi va pagato l’agente, il tuo staff personale (commercialisti, trainer, cuochi, etc.), ma dobbiamo anche versare una quota fissa alla Players Association per la nostra assicurazione medica. In un attimo di quei cinque milioni te ne rimane uno e mezzo”. E qui viene il bello. “Poi ci sono le spese personali, no? Per il tuo stile di vita, per quando esci o viaggi con le tue ragazze, o perché possano comparsi anche loro quello che vogliono. 

"In una settimana ho comprato una Ferrari e una Lamborghini"

Io un anno nel giro di una settimana mi sono comprato una Ferrari e una Lamborghini. Il mio consulente finanziario mi disse: ‘Non posso legalmente impedirti di farlo ma ti avviso: per me non è una grande idea’. Alla fine i soldi erano miei, e ho fatto quello che volevo. Ero giovane, avevo 24/25 anni e a quell’età vuoi divertirti un po’. Ma è così che molti atleti finiscono al verde”. Meglio per lui che la sua carriera è durata quasi due decenni: forse qualche “spicciolo” il buon Lou Williams è riuscito a metterlo da parte. 

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