
NCAA, UConn batte Purdue in finale e si conferma campione: le reazioni NBA
University of Connecticut ha vinto il suo sesto titolo NCAA, il secondo consecutivo dopo quello conquistato lo scorso anno, superando in finale Purdue per 75-60. L’ennesima prestazione dominante per la squadra di Dan Hurley, che ha vinto le ultime 12 partite del torneo NCAA sempre con almeno 13 punti di scarto. Ecco le reazioni dei giocatori NBA al titolo degli Huskies

UCONN SI CONFERMA CAMPIONE
- Per il secondo anno in fila University of Connecticut si conferma dominatrice del college basket, vincendo la finale del torneo NCAA contro Purdue per 75-60. Un successo che porta la firma di coach Dan Hurley, che negli ultimi due anni ha guidato i suoi a 12 vittorie consecutive al torneo sempre con almeno 13 punti di scarto finali. In totale UConn ha vinto le sei partite di questo torneo con 140 punti di scarto, superando il record di 129 di Kentucky nel 1996. Si tratta del sesto titolo nella storia dell’ateneo

TRISTEN NEWTON MOP
- A guidare gli Huskies in finale sono stati i 20 punti di Tristen Newton, che ha aggiunto anche 5 rimbalzi e 7 assist rimanendo in campo per 39 minuti sui 40 previsti, venendo nominato come Most Outstanding Player della Final Four. Chiudono in doppia cifra anche Stephon Castle (15), Cam Spencer (11) e Donovan Clingan (11), il cui scontro con Zach Edey era attesissimo. UConn è la prima squadra capace di ripetersi come campione dalla Florida del 2006-2007, unendosi alla Duke del 1991-92 dopo la dinastia di John Wooden a UCLA negli anni '60 e ’70

ZACH EDEY DA 37 NON BASTA
- La stella di Purdue non ha tradito le attese, chiudendo la finale con 37 punti (molti più dei 23 messi assieme dai suoi compagni di squadra) con 15/25 al tiro e 7/10 da tre, ma finendo col fiato corto dopo aver giocato per tutta la partita in uno contro uno. La difesa ideata da coach Hurley infatti puntava a fargli prendere tiri contestati da due punti pur di non concedere triple, con i Boilermakers che hanno tirato solo 1/7 dalla lunga distanza

Come spesso accade, anche gli ex giocatori delle squadre impegnate in finale si sono scatenati suoi social. Assolutamente incontenibile Andre Drummond, ex Huskies, che ha seguito la partita twittando a ripetizione

Quando UConn ha cominciato a prendere possesso della partita all'intervallo, il centro dei Chicago Bulls ha cominciato a pregustare la vittoria

Le due schiacciate in fila di Samson Johnson hanno esaltato Drummond

E quando la partita sembrava ormai indirizzata, Drummond ha invitato i suoi a camminare per far scorrere il tempo

L'ala dei Memphis Grizzlies Santi Aldama ha fatto i complimenti a Cam Spencer, insieme al quale è arrivato all'università di Loyola nel 2019

A Jordan Clarkson comunque non è sfuggito il lavoro di piedi di Zach Edey, il cui futuro è in NBA dalla prossima stagione

Lo scorso anno era in campo a vincere il torneo con gli Huskies, ma Jordan Hawkins dei New Orleans Pelicans non può fare altro che sorridere per la vittoria dei suoi ex compagni di squadra


Draymond Green ha sottolineato il lavoro di Samson Johnson, che con la sua difesa e in particolare un recupero difensivo a inizio secondo tempo ha fatto crollare le certezze di Edey. "Ho visto il suo linguaggio del corpo: era finito. Riguardatevi la partita da quel momento in poi"

Sempre rimanendo sul tecnico, Green ha anche fatto i complimenti a coach Hurley definendo come "Steve Kerr-esco" uno suo schema preso pari pari da quello dei Golden State Warriors

Alex Caruso ha fatto il college a Texas A&M, ma anche lui non ha voluto perdersi la finale

Come sempre accade tanti ex giocatori delle squadre impegnate in finale si sono presentati per sostenere le loro alma mater. Qui una raccolta di alcuni dei più grandi Huskies di sempre, a partire da Rip Hamilton e Ray Allen in prima fila