NBA, risultati della notte: Denver perde contro Wembanyama, Lakers ok e Warriors ko
Denver butta via una partita già vinta a San Antonio, venendo raggiunta da OKC e Minnesota in vetta all'Ovest ma finendo al 3° posto per via degli incroci di classifica. I Lakers vincono a fatica a Memphis con 73 punti della coppia LeBron-AD e salgono all'ottavo posto, approfittando delle sconfitte di Sacramento e Golden State. Milwaukee perde nonostante gli 11 punti di Gallinari e dovrà difendere il secondo posto dall'assalto di New York, che vince il derby con Brooklyn. Qui il recap delle 15 partite della notte
- I Bulls sono già sicuri del nono posto a Est e tengono a riposo DeRozan, Vucevic e Caruso, permettendo al rookie Adama Sanogo di togliersi la soddisfazione di realizzare una doppia doppia da 22 punti e 20 rimbalzi per battere Washington. La seconda vittoria consecutiva dei Bulls (non accadeva da quasi un mese) porta anche le firme di Javonte Green (24) e Jevon Carter (20 con 12 assist), agli Wizards non servono i 23 a testa di Corey Kispert e Deni Avdija per evitare il quinto ko in fila
- Vittoria importante per i Cavs, che si assicurano un posto ai playoff in una sfida col sapore di post-season. Donovan Mitchell torna ai suoi livelli mettendone 33, Jarrett Allen firma una doppia doppia da 29+13 (con 13/14 al tiro) e Darius Garland ricaccia indietro il tentativo di rimonta degli ospiti tornati a -2 a 2:04 da giocare. I 19 punti a testa di Tyrese Haliburton e di Pascal Siakam non permettono ai Pacers di vincere, dovendo difendere il sesto posto domani contro Atlanta (o sperando in un ko di Philadelphia)
- Boston tiene a riposo tutti i suoi big (Tatum, Brown, Holiday, White, Porzingis e Horford) ma i Celtics non hanno alcun problema a travolgere gli Hornets, festeggiando il massimo in carriera di Payton Pritchard (31 punti con 11 assist) e toccando anche il +33 nel corso del match. Gli ospiti infatti si arrendono dopo un secondo quarto da 39-19 per i biancoverdi, senza andare oltre i 19 punti di Tre Mann. Boston molto probabilmente farà riposare i titolari anche nell’ultima con Washington
- Il risultato più sorprendente della notte è quello di San Antonio, dove i Nuggets capolista buttano via il primo posto contro l’ultima in classifica. I campioni in carica toccano il +23 nel corso del match e a inizio quarto periodo hanno 17 lunghezze di vantaggio contro un avversario privo di Vassell, Sochan, Johnson, Branham e Osman, ma si fanno riprendere da un parziale da 14-2 dei padroni di casa con un grande Sandro Mamukelashvili (massimo stagionale da 21 punti con 12 rimbalzi) e dalle giocate di Devonte’ Graham
- Sotto di tre lunghezze nell’ultimo minuto di gioco, Devonte Graham si è caricato la squadra sulle spalle realizzando 8 dei suoi 11 punti nel quarto periodo. Cruciali in particolare gli ultimi due canestro, prima firmando quello del -1 a 30.3 secondi dalla fine contro Aaron Gordon e poi, dopo un inusuale errore di Nikola Jokic dalla media distanza, il floater del sorpasso a 9 decimi dalla sirena contro Jamal Murray. I Nuggets hanno poi commesso una violazione di 5 secondi sulla rimessa, buttando via il primo posto a Ovest
- Jamal Murray ha scaldato i motori in vista dei playoff chiudendo con 35 punti in 29 minuti tirando 14/26 dal campo con 5 triple a segno, il migliore dei suoi davanti ai 22 con 7 rimbalzi e 12 assist di un Nikola Jokic efficiente (9/13 al tiro) ma in qualche modo anche lui intimidito dalla presenza di Victor Wembanyama sotto canestro. Con questa sconfitta Denver passa dal primo al terzo posto a Ovest, venendo scavalcata da OKC e Minnesota pur avendo tutte lo stesso record (56-25)
- Già, Victor Wembanayama: la vittoria degli Spurs porta ovviamente la sua firma indelebile, chiudendo con la solita linea statistica impressionante: 34 punti, 12 rimbalzi, 5 assist, 1 recupero, 2 stoppate con 12/27 al tiro (5/12 da tre) e 5/7 ai liberi in meno di 37 minuti, con gli unici due nei rappresentati dalle 7 palle perse e dal -11 di plus-minus. Con questo successo San Antonio evita di chiudere col peggior record nella storia della franchigia, raggiungendo la 21^ vittoria stagionale contro le 20 del 1996-97
- I Knicks si assicurano di giocare il primo turno dei playoff con il fattore campo a favore, ma hanno ancora la possibilità di prendersi il secondo posto in classifica avendo lo stesso record dei Bucks (49-32). Jalen Brunson comincia piano ma chiude con 30 punti e 11 assist, OG Anunoby segna tutti i suoi 15 punti in un terzo quarto da 30-13 per i Knicks che ribalta il 30-14 con cui i Nets avevano cominciato il derby di New York, il quarto perso su quattro in questa stagione storta
- Senza più niente da chiedere alla stagione, i Nets danno comunque battaglia cominciando forte prima di sciogliersi nella ripresa. A guidare gli ospiti sono i 41 punti di Cam Thomas, forse l’unica nota lieta della stagione di Brooklyn che hanno affrontato questa partita senza Dennis Schroder, Dorian Finney-Smith, Cam Johnson e Dennis Smith Jr. Anche per loro la stagione sta per concludersi e potranno voltare pagina
- OKC approfitta dell’imprevisto ko di Denver e allo stesso tempo mette ancora di più nei guai i Bucks, che senza Antetokounmpo e Lillard (fuori per un problema all’adduttore sinistro) rischiano seriamente di perdere il secondo posto a Est, pur potendolo difendere con una vittoria a Orlando o un ko di New York con Chicago. La quarta vittoria consecutiva dei Thunder vale invece il primo posto a Ovest, andando all’intervallo avanti di 17 e gestendo il vantaggio grazie ai 23 di SGA e i 22 di Chet Holmgren
- Con la rotazione ridotta ai minimi termini, nel secondo e nel terzo quarto si rivede in campo anche Danilo Gallinari, che dopo essere finito fuori dalla rotazione di coach Doc Rivers nelle ultime settimane firma la sua prima prestazione in doppia cifra con la maglia dei Bucks. Sono 11 infatti i suoi punti alla fine con 3/8 al tiro e 5/5 ai liberi con 4 rimbalzi in 19 minuti, pur continuando a litigare col tiro da tre (altri due errori che portano a 3/17 il suo bottino totale da quando è a Milwaukee)
- Anche Minnesota, dopo il ko nello scontro diretto con Denver di due giorni fa, fa il suo dovere e supera i Nuggets prendendosi la seconda posizione in classifica. Il protagonista del successo sugli Hawks è senza dubbio Rudy Gobert, autore di 25 punti (10/10 al tiro), 19 rimbalzi e 5 stoppate con 10 punti nel quarto periodo per fermare la rimonta degli ospiti, a cui si aggiungono i 19 di Naz Reid e gli 11 di Karl-Anthony Towns al ritorno in campo dopo 18 gare saltate. Trae Young, alla sua 2^ dopo il rientro, ne mette 19
- Miami vince la prima di due gare consecutive in casa contro i Raptors senza mai andare sotto nel punteggio, andando all’intervallo avanti di 16 lunghezze e gestendo il vantaggio nel resto del match. Nikola Jovic segna 22 punti e Jaime Jaquez ne mette 20 per la 45^ vittoria stagionale degli Heat, che resistono ai 35 con 11 rimbalzi di RJ Barrett infliggendo a Toronto la 18^ sconfitta nelle ultime 20. Gli Heat hanno però bisogno di una sconfitta di due delle tre squadre davanti (Orlando, Indiana e Phila) per evitare il play-in
- Già sicuri del quinto posto in classifica, Dallas tiene a riposo Doncic e Irving e concede meno di 15 minuti ai titolari, dando ampio spazio alle riserve come Jaden Hardy (25 punti) e O-Max Prosper (16). I texani però non hanno potenza offensiva neanche per battere una squadra come i Pistons, che mandano sei giocatori in doppia cifra guidati dai 24 di Marcus Sasser (gara di casa per un nativo di Dallas come lui) e i 18 di Chimezie Metu
- In una sfida senza nulla da decidere, i Rockets si prendono la 40^ vittoria stagionale, dandosi la chance di chiudere la stagione con un record al 50% vincendo la prossima. Senza Fred VanVleet, Jalen Green chiude con 26 punti e Amen Thompson firma una doppia doppia da 17 e 15 rimbalzi, mentre dall’altra parte Scoot Henderson ne mette 30 e Dalano Benton ne aggiunge 28 con 10 rimbalzi in questo suo ottimo finale di stagione
- Anthony Davis torna in campo e si sente, chiudendo con 36 punti e 14 rimbalzi tutti necessari ai Lakers per battere i combattivi Grizzlies, ringraziando anche il finale di gara regale di LeBron James. Memphis infatti mette anche la testa avanti nel quarto periodo grazie ai 31 punti di GG Jackson e i 28 dell’ex Scotty Pippen Jr., a cui si aggiungono i 28 di Jake LaRavia e i 23 di Jordan Goodwin, ma James li ricaccia indietro con un parziale personale di 6-0 per regalare la vittoria ai suoi
- Sono 37 i punti finali del 39enne più in forma del pianeta Terra, aggiungendo anche 9 rimbalzi e 6 assist a una serata da 13/20 al tiro (3/7 dalla lunga distanza) e 8/11 ai liberi macchiata solo dalle 8 palle perse. Rui Hachimura porta alla causa 14 punti e Austin Reaves ne aggiunge 13, per una vittoria importantissima per i Lakers, che non hanno più la possibilità di raggiungere il sesto posto ma salgono all'ottavo posto in classifica
- In una gara di parziali e controparziali, New Orleans resiste fino alla fine pur concedendo a Steph Curry la tripla del pareggio a 13 secondi dalla fine, fallita dal due volte MVP (autore di 33 punti) dopo il raddoppio della difesa. I 19 punti di Thompson, i 18 di Wiggins e la doppia doppia da 12 rimbalzi e 11 assist con 0 punti di Green non intaccano i Pelicans, che rispondono a ogni sfuriata dei padroni di casa grazie ai 28 di CJ McCollum, i 26 di Zion Williamson e i 24 di Trey Murphy, difendendo il 6° posto
- I Clippers, già sicuri del quarto posto complice la sconfitta di Dallas, danno ampissimo spazio alle riserve, con i titolari che giocano meno di 10 minuti a testa. Bones Hyland è il miglior realizzatore della squadra di casa con 20 punti, ma nel finale i Jazz hanno la meglio con la tripla doppia sfiorata da Kenny Lofton Jr. (27 punti, 9 rimbalzi e 8 assist con 10/16 al tiro) e i 14 del rookie Keyonte George. L’errore finale di Xavier Moon non permette a L.A. di vincere anche questa partita
- Altra sconfitta pesantissima per i Kings, che si fanno rimontare 16 lunghezze di vantaggio nel terzo quarto e perdono nel finale, cadendo al nono posto a Ovest. I Suns mandano tutto il quintetto in doppia cifra con i Big Three sopra quota 20 (Durant 28, Booker 21 e Beal 20), lo stesso fanno i padroni di casa con i 25+12+9 di Domantas Sabonis e i 23 di Keegan Murray e De’Aaron Fox, ma la palla persa finale di quest’ultimo regala a Phoenix almeno il fattore campo al play-in
- Milwaukee e New York hanno lo stesso record ma i Bucks sono avanti negli scontri diretti, con Cleveland a una sola gara di distanza alle loro spalle. Orlando, Indiana e Philadelphia hanno tutte lo stesso record, con Miami a sua volta a una sola gara di distanza pronta ad approfittare dei passi falsi. Le uniche posizione certe sono Boston alla 1 e la sfida Chicago-Atlanta al play-in
- Non era mai successo nella storia della NBA che tre squadre arrivassero all’ultima giornata con lo stesso record in vetta a una conference. OKC è attualmente prima davanti a Minnesota e Denver, mentre Clippers e Dallas sono già sicure di incrociarsi al primo turno. New Orleans deve difendere il sesto posto da Phoenix, tutto da decidere anche tra Lakers, Kings e Warriors
- A una sola gara dal termine per tutte le squadre, questa è il tabellone della post-season. Potrete seguire l'ultimo giorno di regular season con tutte le 30 squadre in campo all'interno di NBA 360 domenica sera alle 19 in diretta su Sky Sport NBA e in streaming eccezionalmente aperto a tutti su SkySport.it per scoprire come si comporrà il tabellone del play-in e dei playoff