NBA, Draymond Green: "Dopo la sconfitta di Sacramento Steph mi ha detto: non siamo finiti"

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Secondo molti la netta sconfitta patita a Sacramento nella sfida di play-in non avrebbe solo chiuso la stagione di Golden State, bensì l'intera dinastia degli Warriors. Nello spogliatoio, però, subito dopo la batosta contro i Kings Steph Curry avrebbe garantito al compagno di lunga data Draymond Green che quello vissuto al Golden 1 Center non sarà l'ultimo capitolo della loro avventura sulla Baia

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Come già successo in passato dopo le sconfitte più dolorose, Draymond Green non si è tirato indietro e ha voluto raccontare il suo punto di vista alla luce della batosta subita per mano dei Sacramento Kings al play-in e la conseguente chiusura prematura della stagione di Golden State. Nell'ulitma puntata del suo "The Draymond Green Show" il veterano si è soffermato sulla portata complessiva della dinastia degli Warriors negli ultimi dieci anni: "Abbiamo fatto sembrare una cosa facile vincere un titolo NBA, e ora sento colleghi che anche dopo aver giocato la partita della vita dicono: sono contento, ma ora dobbiamo vincere l'anello". E stando a quanto raccontato da Green, al contrario di quanto sembrerebbe, la dinastia di Golden State non sarebbe ancora arrivata alla sua conclusione. "Dopo la sconfitta contro i Kings, ho abbracciato Steph [Curry] e gli ho detto: ti voglio bene, fratello" ha rivelato Green, "e lui mi ha risposto: ti voglio bene anch'io, e non siamo finiti". "Amo momenti come quelli" ha aggiunto l'ala degli Warriors, "perché promesse del genere di solito si avverano".