Dopo venti anni di presenze ininterrotte all’All-Star Game, LeBron James ha dovuto dare forfait alla partita di San Francisco per un problema al piede e alla caviglia sinistra con cui convive da tempo. "Speravo di sentirmi meglio stamattina, ma non ero nelle condizioni adatte" ha detto nella sua unica conferenza stampa del weekend, seguendo poi da bordo campo la vittoria dei suoi compagni del Team OGs. Anche Anthony Edwards ha saltato il match per un problema all’inguine
Era dal lontanissimo 2004 che la NBA non assisteva a un All-Star Game senza la presenza in campo di LeBron James. Il miglior realizzatore nella storia della partita delle stelle, infatti, pur essendo convocato per la 21^ volta consecutiva in carriera (ovviamente record all-time) non è sceso in campo questa notte al Chase Center di San Francisco, complice un problema al piede e alla caviglia sinistra con cui sta facendo i conti ormai da qualche tempo, tanto da costringerlo a saltare la partita di settimana scorsa contro Indiana. "Speravo di sentirmi molto meglio stamattina, ma non ero nelle condizioni adatte a scendere in campo" ha spiegato James, che si è presentato sulla baia solo nella giornata di domenica (come ormai tradizione negli ultimi anni, concordata con la NBA) saltando gli allenamenti e gli incontri coi media previsti nelle giornate di venerdì e sabato. A rendere ancora più necessario il riposo del 40enne è anche il calendario: i suoi Los Angeles Lakers infatti torneranno in campo un giorno prima delle altre squadre, recuperando nella notte tra mercoledì e giovedì la sfida agli Charlotte Hornets rimandata lo scorso 9 gennaio per via degli incendi che hanno colpito L.A.. James ha detto che spera di poter essere in campo e che il finale di stagione inevitabilmente ha avuto la priorità: "Con 30 partite da giocare e una corsa verso i playoff in una conference come questo selvaggio Ovest, era molto importante per me prendermi cura del mio corpo in considerazione di quello che dovremo affrontare da qui in poi".
James: "L'arrivo di Doncic mi ha dato energia"
I suoi compagni del Team Shaq comunque non hanno sentito la mancanza del Re, che ha assistito da bordo campo al successo di Steph Curry e dei suoi compagni denominati "OGs" nel primo quadrangolare nella storia dell’All-Star Game. Un match dal quale mancava anche Luka Doncic, non convocato per via del lungo infortunio al polpaccio che lo ha costretto a saltare più di un mese di regular season. Interrogato su come l’arrivo dello sloveno ha cambiato i suoi piani per il futuro, James è rimasto concentrato sul presente: "Non ci ho neanche pensato a dire il vero. Sono solo contento di poter giocare con un giocatore di quel calibro e di poter aggiungere un talento generazionale alla nostra franchigia. Questo mi ha dato molta energia. Non vedo l’ora di scoprire cosa possiamo fare assieme. Penso che possiamo essere molto forti nel finale di stagione, ma vedremo cosa succederà”.

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Anche Edwards salta l'All-Star Game all’ultimo
Il forfait di James è arrivato all’ultimo secondo e per questo motivo la NBA non ha nominato nessuno per sostituirlo, così come non c’è stata nessuna riserva per l’altro assente di serata, Anthony Edwards. La stella dei Minnesota Timberwolves non è scesa in campo nella partita delle stelle per via di un infortunio all’inguine, saltando così il suo terzo appuntamento con l’All-Star Game. Parlando con i giornalisti — dopo che la sua assenza non era stata annunciata — ha dichiarato che spera di essere in campo al ritorno dalla pausa, quando i suoi T’Wolves giocheranno sul campo degli Houston Rockets.
