Playoff NBA, Minnesota rimonta da -20 ed elimina Denver in gara-7, vince anche Indiana
I Timberwolves realizzano la più grande rimonta nella storia delle gare-7, recuperando 20 punti di svantaggio nella ripresa ed eliminando i campioni in carica sul loro campo. Decisivi i 23 punti di Towns e McDaniels a sostenere un Edwards dai due volti, ai Nuggets non bastano i 69 punti della coppia Jokic-Murray. Anche a New York è la squadra in trasferta a vincere gara-7: i Pacers sfoderano una prestazione maestosa in attacco e dominano i Knicks, che perdono anche Brunson per infortunio
- Per sbancare il Madison Square Garden in gara-7 Indiana aveva bisogno di una prestazione offensiva quasi perfetta, e i Pacers tirano con uno strabiliante 67% dal campo e 54% da tre, mandando tutto il quintetto in doppia cifra. La partita è costantemente nelle mani degli ospiti, che impongono il loro ritmo, vanno subito in vantaggio di 15 punti e poi contengono i tiepidi tentativi di rimonta di New York. I Knicks vanno sotto in termini di energia e chiudono con una nota amara una stagione comunque positiva
- Nella gara-7 di fatto dominata da Indiana c’è moltissimo di Tyrese Haliburton, che chiude con 26 punti, 6 assist e 6/12 da tre, ma che soprattutto suona la carica per i suoi quando i Knicks provano a rientrare in partita. E a corollario del tutto c’è il continuo dialogo con il pubblico di New York, a dimostrazione di come i Pacers si siano approcciati alla partita senza alcun timore reverenziale
- Anche nei momenti in cui Haliburton rifiata, l’attacco dei Pacers non si ferma perché dalla panchina entra T.J. McConnell, che oltre a confermarsi una presenza difensiva decisiva, segna anche 12 punti e distribuisce 7 assist. Non solo: Andrew Nembhard (20 punti e 8/10 dal campo) e Aaron Nesmith (19 punti senza errori al tiro) si prendono responsabilità pesanti nei passaggi chiave della partita, diventando i protagonisti a sorpresa di gara-7. Ora ad attenderli ci sono i Boston Celtics
- La presenza di OG Anunoby dura giusto i 5 minuti iniziali, Josh Hart è palesemente limitato dai guai fisici, Jalen Brunson soffre e poi deve abbandonare e allora a tenere a galla i Knicks ci prova un Donte DiVincenzo da 39 punti con 9/15 da tre. La grande serata di “The Big Ragù”, però, non basta a evitare l’eliminazione ai Knicks davanti al proprio pubblico
- Era il giocatore più atteso per New York, ma la gara-7 di Brunson non è stata all’altezza dei suoi playoff fin qui eroici. La stella dei Knicks soffre fin dall’inizio, apparendo non al meglio, e chiude in largo anticipo la sua partita da 17 punti e 9 assist con 6/17 dal campo perché una frattura alla mano sinistra lo costringe a guardare la stagione dei suoi che affonda sotto i colpi dei Pacers
- Sotto di 15 all’intervallo e di 20 a inizio ripresa, i T’Wolves confezionano la più grande rimonta nella storia delle gare-7 dei playoff NBA, chiudendo con un parziale di 60-32 nel secondo tempo dopo aver toccato il massimo svantaggio. Un trionfo totale sul campo dei campioni in carica, che per il sesto anno consecutivo si fermano al secondo turno dei playoff, confermando la "maledizione" di chi vuole provare a difendere il proprio anello
- La storia della partita di Minnesota segue di pari passo quella del suo leader Anthony Edwards, che nel primo tempo offre la versione peggiore di sé (4 punti, 3 assist, 1/7 al tiro e -14 di plus-minus in quasi 21 minuti) ma nella ripresa cambia marcia, realizzando 12 punti con 8 rimbalzi e 4 assist per un +25 che cancella anche il 6/24 con cui conclude al tiro. “Ant” conclude la partita con il pallone tra le mani salutando il pubblico di Denver, mettendo fine alla loro difesa del titolo
- Con Edwards che tarda a ingranare, sono Karl-Anthony Towns e Jaden McDaniels a guidare gli ospiti. Entrambi chiudono a quota 23 punti, il primo mettendoci anche 12 rimbalzi con 8/14 al tiro e il secondo con 6 rimbalzi, 2 recuperi e una stoppata sbagliando solo 3 dei 10 tiri tentati. A loro si aggiungono i 13 punti di Rudy Gobert, gli 11 di Naz Reid dalla panchina e i 10 di Mike Conley, sopperendo a una serata complessiva da 39% al tiro grazie alla loro incredibile difesa
- Nikola Jokic fa tutto ciò che è in suo potere, rimanendo in campo per 46 minuti e 36 secondi per concludere con una doppia doppia da 34 punti, 19 rimbalzi e 7 assist, ma anche lui è impreciso al tiro (13/28) perché costretto a tirare tanto da tre punti, realizzando però solo due tiri dietro l’arco sui dieci tentati. Nella ripresa (che gioca per intero senza mai uscire) segna 21 punti con 7/16 al tiro, ma è il resto di Denver a scomparire
- Nel momento in cui segna la tripla del +20 a inizio secondo tempo Jamal Murray è a quota 29 punti con 10/18 al tiro e 4/7 dalla lunga distanza, cifre da assoluto dominatore del match. Ma da lì in poi segna solo 6 punti con con 3/9 al tiro e 0/5 dalla lunga distanza, adeguandosi al resto dei Nuggets che faticano enormemente a mettere punti a tabellone, completamente bloccati dalla difesa granitica dei T’Wolves
- Per rendersi conto di quanta distanza ci sia tra la coppia Murray-Jokic e il resto dei Nuggets basti sapere che il terzo miglior realizzatore di squadra è Michael Porter Jr. a quota 7 punti con 3/12 al tiro, seguito dai 5 punti a testa di Kentavious Caldwell-Pope e Christian Braun e i 4 di Aaron Gordon. In totale il “supporting cast” di Denver sbaglia 20 dei 28 tiri tentati con 2/11 dall’arco e lascia troppo soli i due big, rendendo asfittico l’attacco e abbandonando le velleità di titolo
- L’eliminazione di Denver significa che per il sesto anno consecutivo ci sarà una nuova squadra campione NBA, da incoronare tra le rimanenti Boston e Indiana a Est e Minnesota contro Dallas a Ovest, in vista delle Finals che cominceranno nella notte tra 6 e 7 giugno. Le finali di conference scattano invece nella notte tra martedì e mercoledì con gara-1 tra Celtics e Pacers, con tutte le partite da adesso in poi in diretta su Sky Sport con commento in italiano